Per scoprire quote, pronostici, bonus, recensioni bookmaker su scommesse sportive e molto altro su sport betting è possibile consultare la nostra nuova sezione dedicata alle scommesse online
Artistica
Simone Biles, ritorno leggendario agli US Classic: dominio dopo 2 anni, è ancora la più forte
Simone Biles ha inscenato uno dei ritorni più belli della storia dello sport mondiale e ha vinto gli US Classic in maniera perentoria, confermandosi una fuoriclasse di livello assoluto e di avere ancora oggi il carisma, la grinta, la caratura agonistica e le doti tecniche della ginnasta più forte e vincente di tutti i tempi. La Reginetta della Polvere di Magnesio del Terzo Millennio non gareggiava dalla Finale alla trave delle Olimpiadi di Tokyo 2020 andata in scena il 3 agosto 2021: erano passati 2 anni dalla sua ultima apparizione in pedana, quando si mise al collo la medaglia di bronzo al termine di una rassegna a cinque cerchi caratterizzata dal suo sfogo dopo la finale a squadre, dove si ritirò in seguito alla rotazione al volteggio e confessò di soffrire di grandissime pressioni, sentendosi disorientata quando era in aria (i cosiddetti “twisties”).
La fuoriclasse statunitense aveva poi deciso di prendersi una pausa dall’attività agonistica, dedicandosi ad attività extra-sportive e sposandosi con il giocatore di football americano Jonathan Owens. Qualche mese fa aveva annunciato di voler tornare alle competizioni e il rientro è stato semplicemente maestoso. Simone Biles ha infatti trionfato nel concorso generale individuale, andato in scena a Chicago, con il roboante punteggio di 59.100. Vero che si trattava di una gara nazionale, dove i riscontri della giuria sono un pochino gonfiati, ma è sopra di 2.2 punti rispetto allo score con cui la brasiliana Rebeca Andrade vinse l’all-around ai Mondiali 2022. La 26enne ha spedito un fragoroso messaggio all’intero universo della ginnastica artistica: è ancora lei la più forte e ai prossimi Mondiali, in programma ad Anversa dal 30 settembre all’8 ottobre, potrebbe presentarsi per fare incetta di medaglie e lanciare la volata verso le Olimpiadi di Parigi 2024, dove andrebbe a caccia di una rinascita dopo che agli ultimi Giochi tornò a casa con solo due allori.
La 19 volte Campionessa del Mondo (tra cui cinque nell’all-around e cinque al corpo libero), nonché quattro volte Campionessa Olimpica a Rio 2016 (squadra, individuale, volteggio, corpo libero), ha proposto quattro routine semplicemente magistrali. Straripante corpo libero da 14.900 (6.8 il D Score), al volteggio ha riproposto lo Yurchenko doppio carpio che era stato l’oggetto del contendere a Tokyo 2020 (15.400 partendo da 6.4, ma con una penalità di sei decimi), alla trave ha stampato un superbo 14.800 (6.5 le difficoltà). Sono tre punteggi che varrebbero tranquillamente la medaglia d’oro nei massimi contesti internazionali: ancora una volta la ginnastica di Simone Biles è stata caratterizzata da grande potenza, difficoltà acrobatiche estreme, grande sicurezza e solidità. Oggi la nativa di Columbus ha riavvolto il nastro del tempo e lo ha portato ai momenti in cui era la padrona assoluta della disciplina. Le parallele asimmetriche restano, si fa per dire, l’anello debole e si è fermata a 14.000 (6. il D Score).
Alle sue spalle il vuoto assoluto: Leanne Wong paga addirittura cinque punti di distacco (54.100), Katelyn Jong (53.450), Amelia Disidore (52.800), Tiana Sumanasekera (52.100, sua compagna di squadra alla World Champions Centre) sono ancora più indietro. Sunisa Lee, Campionessa Olimpica sul giro completo a Tokyo, si è esibita soltanto alla trave (14.500) e al volteggio (13.500). Jade Carey, Campionessa Olimpica al corpo libero e detentrice del titolo iridato alla tavola, è salita soltanto sui 10 cm (13.000). Si è rivista anche Jordan Chiles (13.900 sugli staggi e 12.800 alla trave, senza incantare). Il miglior punteggio alle parallele porta la firma di Skye Blakely (14.350). Ricordiamo che gli US Classic erano qualificanti ai Campionati Nazionali (già vinti otto volte dalla rientrante), in programma nel weekend del 25-27 agosto e dove si definirà la formazione che rappresenterà gli USA ai Mondiali.
Foto: Lapresse