Tennis
US Open, Bertolucci: “Jannik Sinner in semifinale? Sarebbe fenomenale. Italia meglio della Spagna in Coppa Davis”
Fase di transizione per il tennis tra Wimbledon e gli US Open. Dalla settimana prossima si entrerà nuovamente nel vivo con i Masters1000 di Toronto e Cincinnati: in palio punti pesanti per scalare il ranking mondiale. Obiettivo primario in particolare per Matteo Berrettini, che attualmente non sarebbe tra le teste di serie dell’ultimo Slam stagionale.
Con Paolo Bertolucci, vincitore della Coppa Davis 1976 e da anni apprezzato commentatore tecnico su SkySport, abbiamo tirato le somme sull’attuale momento del tennis italiano, proiettandoci su un finale di stagione con diversi appuntamenti dove i nostri portacolori proveranno a ritagliarsi un ruolo da protagonisti.
Condivide la scelta di Jannik Sinner e Matteo Berrettini di prendersi una lunga pausa dopo Wimbledon, saltando tutti i tornei sulla terra e ripresentandosi direttamente ai Masters1000 nord-americani?
“Assolutamente sì, siamo poco oltre la metà della stagione, dovevano fare un richiamo di preparazione per il cemento americano che è durissimo. Era logico per Sinner fare questa scelta. Berrettini era rientrato in fretta a Wimbledon, ma non aveva svolto una preparazione adeguata. Speriamo che Matteo non abbia più infortuni e che altre vittorie gli diano un po’ di fiducia per tornare in alto, la sua classifica attuale non è veritiera“.
Berrettini che rischia di non essere testa di serie neppure agli US Open.
“Sì, ma se sta bene il problema principale non sarà il suo, ma della testa di serie che se lo ritroverà di fronte“.
Cosa dobbiamo aspettarci da Sinner agli US Open? Una nuova semifinale sarebbe un obiettivo da sottoscrivere?
“Il ragazzo sta avendo una crescita continua, deve proseguire il suo percorso. La seconda semifinale consecutiva in uno Slam sarebbe fenomenale, dipende molto anche dallo stato di forma e dal tabellone. Secondo me Sinner sta facendo le cose giuste. Dopo gli US Open si inizierà a tirare le somme, ma non dimentichiamoci che il meglio lo dà proprio nella stagione indoor. Sinner forse soffre un po’ di più sulla terra, ma per il resto si trova bene ovunque in tutti gli Slam“.
Che Djokovic si aspetta agli US Open dopo la sconfitta in finale a Wimbledon? Come l’avrà metabolizzata?
“Conoscendolo, la sconfitta lo avrà caricato ancora di più. Non avrà di certo preso bene l’aver visto sfumare la possibilità di vincere il Grande Slam. Nei suoi confronti sono partiti i processi, eppure 2 Slam quest’anno li ha già vinti…È sempre tornato e lo farà anche questa volta”
Il tennis italiano ha raggiunto un livello che non si vedeva da quasi mezzo secolo. Per vincere uno Slam servirà però attendere il ritiro di Djokovic? Al momento occorrerebbe infatti battere nello stesso torneo sia il serbo sia lo spagnolo Carlos Alcaraz.
“E se poi viene fuori Rune o un nome nuovo all’improvviso? Il tennis si rigenera sempre, non possiamo mettere dei paletti. È normale che ci si aspetti che sia più facile senza Federer, Nadal e Djokovic, ma arriveranno altri personaggi e sarà sempre difficile“.
Sinora, nelle fasi finali della Coppa Davis, l’Italia non si è mai presentata con tutti i suoi migliori tennisti dell’attuale generazione a causa di vari infortuni. Al completo possiamo vincerla?
“Mancano ancora diversi mesi. Se Berrettini troverà continuità di rendimento, con lui, Sinner, Musetti, Sonego, Bolelli e Fognini siamo la squadra più forte del mondo. Anche più della Spagna: Alcaraz fa un punto, poi puoi perdere dal n.2 iberico, ma ritengo che siamo comunque più forti, anche in doppio“.
Foto: Lapresse