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Tennis, Puppo: “Sinner è migliorato al servizio. Paul e Davidovich possono dargli fastidio, meno De Minaur”

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Jannik Sinner

TennisMania Speciale ATP Toronto, appuntamento quotidiano condotto da Dario Puppo sul canale YouTube di OA Sport, il giornalista di Eurosport ha commentato l’esito dei quarti di finale, che hanno visto Jannik Sinner sconfiggere il transalpino Gael Monfils.

Apre così Dario Puppo: “E’ un good morning, non Vietnam come diceva Robin Williams, ma è un buongiorno perché c’è stata una partita comunque giocata nella notte e vinta da Jannik Sinner 6-4 4-6 6-3 su Gael Monfils. Ha giocato, il francese, senza fare, come dire, l’intrattenitore del pubblico, senza coinvolgere troppo gli spettatori dell’Open del Canada, ha giocato proprio la partita dall’inizio alla fine, con un atteggiamento che, un po’ come stiamo vedendo con Svitolina, è diverso rispetto a prima che diventassero una famiglia, che arrivasse loro figlia. Poi sicuramente per Svitolina c’è anche tutto il discorso legato purtroppo alla guerra innescata dalla Russia, ma mi sembra Monfils tutto diverso. Lui forse è un po’ cambiato, ma poi sa benissimo che lo puoi fare una volta, e in passato lo ha fatto, proprio con Sinner, ma poi non lo puoi più fare, perché comunque hai di fronte un giocatore che ha uno status di un certo tipo e ha condotto una partita, credo la migliore tatticamente che potesse, Monfils, giocata tantissimo in sostanza con scambi da fondocampo, soprattutto nel primo set e mezzo“.

Scendendo nei dettagli: “Monfils ogni tanto tirava fuori queste staffilate, questi dritti veramente flash su cui soprattutto all’inizio magari ha fatto un po’ fatica Jannik, poi credo che ci fosse consapevolezza nel suo clan che più andava avanti il match e più c’erano le possibilità per Sinner, perché comunque l’ha detto anche lo stesso Gael di sentirsi stanco dopo il match precedente giocato con Tsitsipas, comunque veniva da tre match, quindi è normale, è un giocatore che è poco abituato a partite in serie in una settimana e sa di poter far fatica. È stato anche un buon match, direi. E Sinner, a mio modo di vedere, è stato puntuale, veramente micidiale nel primo set e mezzo. Quello che mi ha impressionato, come statistica nel primo set, come giustamente ha fatto notare Tennis TV, è sulle prime palle un 67% messo in campo Sinner, ed ha costretto l’avversario a non rispondere nella metà dei casi, che è tantissimo. Il livello del servizio di Sinner mi pare onestamente salito e questo è molto positivo. Per quanto riguarda il resto del gioco, direi che è stato molto bravo a non non perdersi un po’ in certi fronzoli, magari è stato anche molto continuo“.

L’andamento del match: “Mi è piaciuto il primo set, perché in sostanza la prima palla break è stata quella decisiva, che è arrivata sul set point. Tutti e due hanno avuto delle situazioni anche di pericolo, magari 30 pari, 15-30 sul proprio servizio, ma hanno saputo gestire bene la situazione. Poi nel secondo set, quando è andato avanti di un break Sinner, e lì per un set e mezzo davvero è stato più bravo del suo avversario, ha avuto un passaggio a vuoto. Ne abbiamo visti alcuni anche a Wimbledon da parte di Jannik, però poi ha reagito bene. A me ha dato la sensazione nel terzo set, quando a un certo punto ha indicato verso l’angolo, di avere un filino di fastidio alla gamba sinistra, ma perché comunque veniva da quattro settimane o quante erano, in cui non giocava, e quindi anche il ritmo partita lo devi ritrovare, anche se era ed è pronto, assolutamente. Quindi è stato poi bravo a confermare il break e una volta che lo ha preso ci sono stati comunque game lottati, ma non ha avuto titubanze e soprattutto non si è incasinato tra virgolette. E direi un match molto positivo. Io l’ho definito di sostanza e di pazienza, perché sapeva che andando avanti con il match aveva più chance e anche consapevolezza di quello che doveva fare, anche alcune soluzioni al volo, smash, è stato molto risoluto direi e ricordiamo quanto è successo comunque nella giornata, perché è l’aspetto che poteva anche incidere“.

Sulla possibile pressione che Sinner potrebbe sentire: “Succede nel tennis come in altri sport, sai che comunque i tuoi avversari principali che puoi affrontare nel corso del torneo vanno fuori, addirittura la prima e la seconda testa di serie che vanno fuori è già di per sé un qualcosa di rilevante devo dire, soprattutto se poi i nomi sono quelli di Alcaraz e di Medvedev, che hanno vinto i loro primi titoli Slam. Però io non sono del tutto sorpreso, comunque non ero stato completamente convinto dal livello di gioco di entrambi. Lo dicevo con Musetti, leggevo che tanti dicevano di Medvedev in controllo. Sì, ma quanti errori faceva? Li ha fatti anche nei turni precedenti e come ho sottolineato, perché comunque è così, andatevi a prendere le puntate dei giorni scorsi di TennisMania, io ho detto che quelli che stavano giocando meglio erano, di quelli che ho visto, Fokina e de Minaur. Poi devo dire che Tommy Paul l’ho seguito nell’ultimo set con Alcaraz, mi ha impressionato, ed è giusto anche parlare del fatto che comunque de Minaur. era al primo quarto di finale in un 1000 ed è di conseguenza alla prima semifinale in un 1000, ma Fokina aveva fatto finale a Montecarlo e questa credo che sia la sua seconda semifinale in un 1000, ma aveva raggiunto anche altri due quarti, per quanto riguarda Tommy Paul è la prima semifinale in un 1000, aveva fatto un paio di quarti di finale, ma soprattutto aveva fatto semifinale agli Australian Open, quindi non hanno tanta esperienza di questo tipo in questi tornei però in qualche modo hanno fatto qualche risultato“.

Gli avversari rimasti in tabellone: “Devo dire che Fokina e Tommy Paul mi sembrano quelli che siano tra virgolette un po’ più pericolosi per Jannik Sinner. Da qui però a dire che Sinner sia strafavorito, io starei calmo perché adesso sembra che debba vincerlo per forza il torneo. Non sto mettendo le mani avanti, però con Tommy Paul vediamo cosa succede. Il pericolo per Sinner dal punto di vista, diciamo, del poco tempo a disposizione, tra l’altro, si potrebbe sentire tra la semifinale e la finale, perché comunque Fokina e de Minaur giocano nel pomeriggio: ci sono doppio, prima semifinale, doppio, poi a seguire la seconda semifinale, che però è a partire dalle 18 ora di Toronto (mezzanotte italiana, ndr). Però onestamente sì, sembra tutto abbastanza apparecchiato per Jannik per provare a vincere il primo 1000, ma a prescindere da questo, e sono d’accordo, lo ribadisco, con quelli che dicono che non si può campare solo di semifinali 1000 o Slam, su questo siamo d’accordo, però comunque la continuità che sta dimostrando Sinner, al di là del passaggio a vuoto sulla terra rossa tolto Montecarlo, è evidente, perché comunque nessuno degli altri giocatori ha ottenuto almeno quattro semifinali nei tornei 1000 oltretutto lui ne ha giocati cinque perché ha saltato Madrid“.

Rispetto a Sinner gli altri giocatori sono stati maggiormente discontinui: “E se andate a vedere gli altri, comunque lui è stato il più continuo, gli altri hanno vinto i 1000, qualcuno può dire, ed è giusto far osservare questa cosa. Su Alcaraz ribadisco una cosa che ho detto veramente molto in anticipo: sono molto preoccupato per Alcaraz quando lo vedo lanciarsi sul cemento per recuperare palle impossibili. È vero, ha fatto quel numero con il tweener per carità, spettacolare, però non deve tutte le volte mettersi in questa posizione di rischio. Non c’è Juan Carlos Ferrero in questo momento che lo sta seguendo, mi pare che abbia avuto anche parole pesanti col suo angolo, forse per la prima volta era molto arrabbiato quando è andato al cambio di campo sul 2-1, quando ha lanciato la racchetta, tra l’altro senza warning, perché non si è visto bene, forse l’ha lanciata anche piatta e quindi di conseguenza il warning in quei casi difficilmente arriva. Però anche Alcaraz lo vediamo in difficoltà. Poi bisognerebbe non solo fare la premessa, ma assolutamente sottolineare come Tommy Paul abbia giocato una grandissima partita, di dritto fa paura, cioè non ha problemi a confrontarsi sulla diagonale del dritto con Alcaraz, ma neanche su quella del rovescio, serve bene, è un giocatore completo“.

Semifinale da prendere con le molle per l’azzurro: “Non sarà una partita semplice per Sinner. Ecco, un altro ragionamento su Sinner: vai set avanti e break, deve imparare a riuscire più spesso a condurre anche partite così complicate mentalmente, perché comunque sapeva che tutti in quel momento lo ritenevano il favorito, già ancor prima di scendere in campo con Monfils, per vincere il torneo e quindi psicologicamente ci possono essere diciamo delle ripercussioni. Va bene, è giovane perché deve ancora compiere, lo farà nei prossimi giorni, 22 anni, però se puoi chiudere in due set, cerca di chiuderla in due, che ti risparmi anche le energie. Ragionando poi in ottica dei prossimi turni, quelli più pesanti del torneo nel weekend, questo questo bisogna dirlo. Su Medvedev qualcuno dice questi tornei servono per preparare gli Slam, ma questo ragionamento se lo può permettere in questo momento solo Djokovic, così come se lo è permesso in passato Federer, come forse qualche volta se lo è permesso Nadal, ma non è nella sua mentalità, se lui fa il torneo è perché vuole vincerlo, è nella posizione di poterlo vincere. Djokovic, invece, effettivamente ultimamente ha poi ribadito che questa è una cosa che loro possono fare, ma gli altri non ragionano assolutamente così. Non esiste. Cioè, poi l’atteggiamento di Medvedev non mi è così tanto piaciuto, d’altronde commetteva molti errori, però bisogna sapersi gestire nei tornei, questo è un altro discorso, ma non dire preparano lo Slam, andando là a giocare a carte tra una partita e l’altra. Nei 1000 non è esattamente così“.

Un appunto per chi parla di fortuna: “E di nuovo vedo messaggi che sono veramente tristissimi di chi parla di fortuna, la fortuna col bye non c’entra niente, te lo sei guadagnato perché sei tra le prime otto teste di serie. Non ha giocato la partita con Murray. Ho capito, però succede. È come dire una volta tocca ad uno, una volta tocca all’altro. Bisogna cogliere le opportunità, questo sì, e vediamo se saprà farlo bene. Il discorso importante è quello delle quattro semifinali almeno, perché poi a Miami ha fatto finale, pur perdendo da Medvedev. Un altro discorso interessante è quello del miglior risultato ottenuto nei tornei che contano di più al maschile. Ovviamente gli Slam, i 1000. Diciamo che la presenza di Berrettini, Sinner, Fognini è evidente. C’è anche Musetti in questo discorso. In sostanza gli unici tornei dove c’è presenza antica, quindi Panatta, in sostanza solo lui, sono il Roland Garros e Roma. Tutto in un anno, fatto in poche settimane addirittura. Per quanto riguarda Panatta poi, il discorso Coppa Davis è diverso. Una volta contava veramente molto di più, anche se non nella fattispecie, perché quando è stata vinta la Coppa Davis in Cile c’era una parte politica o comunque del Paese che non voleva che andassero neanche a giocarla, come sappiamo molto bene. E bisogna anche ricordare che quando sono tornati non è che abbiano fatto il carnevale di Rio, non sono stati accolti per niente bene, in buona sostanza“.

Sulla possibile finale con de Minaur: “Se Jannik, che sta bene fisicamente, arriva in finale con de Minaur, non credo che finirà esattamente come quella delle Next Gen dell’ex Palalido di Milano, ma non ci andremo probabilmente lontano. Però attenzione a Davidovich Fokina, che sta giocando veramente un ottimo tennis, c’è poco da dire. Si è sbarazzato di McDonald in maniera abbastanza comoda. Sinner è stato diverse volte a questo punto del torneo, quest’anno quattro volte almeno in semifinale nei 1000. Poi una finale l’aveva già giocata anche a Miami in precedenza, quindi comunque è abituato, questo non mi preoccupa, vediamo l’aspetto fisico. Sinner ha fatto veramente fatica col rovescio, ha commesso tanti errori nel match con Monfils, però è stato molto bravo, quando ne aveva veramente bisogno, nel trovare anche soluzioni lungolinea. Mi ricordo in particolare un vincente lungolinea. Quindi è vero, durante la partita ha fatto fatica, però poi negli ultimi due-tre game, quando si trattava di accelerare e di trovare anche magari degli angoli diversi o comunque degli schemi nel palleggio e nello scambio, lo ha fatto, quindi penso che possa essere contento per come abbia trovato il gioco anche con il rovescio cammin facendo mi viene da dire. Ripeto, l’unica cosa è che se passasse la semifinale con Tommy Paul, io prevedo saranno due set lottati, se si chiude in tre set potrebbe esserci un set un po’ meno lottato, ma sarà una bella battaglia, perché Tommy Paul è in grande condizione“.

Occorre stare attenti nonostante le eliminazioni di Alcaraz e Medvedev: “Gli americani quando giocano in Nord America riescono a fare quel salto di qualità. Ecco, nel mentre c’è stato anche il sorteggio di Cincinnati. E lì effettivamente chi ha pescato peggio di tutti è Djokovic, che è atteso al ritorno dopo la sconfitta in cinque set a Wimbledon, perché si troverebbe Fokina praticamente all’esordio, probabilmente. E poi da lì ci sono tutti match difficili. Avrebbe Sinner nei quarti. Anche Sinner non ha pescato bene. Alcaraz ha avuto un sorteggio forse migliore di altri, però vedremo anche come starà la prossima settimana. Cinque degli ultimi sette tornei Masters 1000 nordamericani hanno avuto un primo vincitore e ne avremo un altro perché comunque i quattro che sono in semifinale non hanno mai vinto un Masters 1000 e capiterà a uno di loro di avere questa bella possibilità. Ripeto, io penso che l’ostacolo forse più duro può essere la semifinale, però Fokina sta giocando veramente un gran tennis. Sul discorso della Race per Torino, è nelle sue mani il destino, se lo gioca Sinner, perché comunque questa vittoria gli dà altri punti, lo porta al numero 4 della Race, quindi non male“.

L’INTERVISTA VIDEO A DARIO PUPPO

https://www.youtube.com/watch?v=GErSEQIjcbY

Foto: LaPresse

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