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US Open 2023, Matteo Berrettini: “Mi sono lasciato guidare dall’istinto: sto ritrovando le buone sensazioni”
Non poteva iniziare meglio il cammino di Matteo Berrettini allo US Open 2023: il tennista di Roma ha battuto con il punteggio di 6-4 6-2 6-2 Ugo Humbert, 29a testa di serie del tabellone principale. Una prestazione convincente per l’italiano che ha bisogno di punti e fiducia per non precipitare nel ranking e trovare una certa continuità in una stagione non semplice.
Queste le parole in conferenza stampa dell’attuale numero 36 del mondo: “Mi voglio godere ogni singolo momento in questo torneo e non pensare molto a quello che succederà. E’ molto importante avere concentrazione su quello che sto facendo, specie quando sto giocando. Sapevo che sarebbe stata una partita complessa di esordio contro un giocatore top 30. Negli Slam diamo tutti un po’ di più, poi bisognava adattarsi alle condizioni. Durante la partita sono riuscito a rispondere a tutte le domande e a tutti i dubbi che potevo avere, quindi sono contento perché sono stato solido nei momenti in cui dovevo tenere e aggressivo quando dovevo metterlo sotto, sono felice di questa prestazione”.
Interessante la riflessione di Matteo sul nuovo modo di stare in campo dal punto di vista attitudinale: “Pensavo di non pensare: cercavo di farmi seguire dall’istinto, soprattutto contro giocatori come lui che mi offrono palle molto tese specie dalla parte del rovescio se stai tanto a pensare poi dopo perdi l’attimo giusto. Mi dicevo: ‘mena dove ti senti, poi pensiamo a guadagnare campo’. Nei miei momenti migliori le cose venivano istantaneamente perché c’era un lavoro dietro. Con il pensiero si arriva all’istinto e sto facendo un grande lavoro su questo. Sto ritrovando buone sensazioni e i giusti meccanismi, sto riconoscendo anche le percezioni che ho avuto in passato. La vita è sempre diversa, adesso affronto questo periodo con pochi match con più vissuto alle spalle. Devo stare nel momento, senza stare a rincorrere continuamente: gioco una partita, ne gioco un’altra e mano a mano costruire qualcosa. Ogni tanto devo fermarmi e guardare allo specchio: è il mio settimo US Open, mi sto divertendo, nonostante tutte le mazzate che ho ricevuto sono ancora qui“.
Sul fascino che hanno i tornei Slam: “La vittoria del titolo Slam sarebbe la vittoria di uno Slam anche se fosse 2 su 3. Credo che però il Major perderebbe un po’ di fascino se le partite si accorciassero: le partite più belle e più emozionanti che ho giocato sono quelle 3 su 5 e questi sono i match che rendono questo sport ancora più speciale. Non mi pongo limiti per questo torneo: sono sereno e posso fare qualsiasi cosa. Ho vissuto dei momenti in cui non mi piaceva fare la professione che faccio e adesso che sto ritrovando questo feeling per me è importante godermi tutte le sensazioni“.
Dichiarazioni da Vanni Gibertini
Foto: Lapresse