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US Open 2023: rischio concreto di non avere neanche un’italiana al secondo turno
Si era inteso già da un certo numero di accoppiamenti sfortunati in sede di sorteggio, ma adesso il rischio è sempre più concreto in virtù delle due sconfitte azzurre della prima giornata e di tre pronostici da ribaltare nella seconda: l’Italia potrebbe non avere alcuna rappresentante nel torneo femminile già dopo il primo turno. Un fatto, questo, che non si verifica dal 2019, quando accadde in tre Slam su quattro.
Andiamo con ordine: nel lunedì d’apertura Jasmine Paolini, pur lottando e vincendo un set, non è riuscita a venire definitivamente a capo della lettone Jelena Ostapenko, cedendo per 6-1 al terzo set. Allo stesso modo, Elisabetta Cocciaretto ha avuto molta poca fortuna nel sorteggio delle qualificate, perché era difficile pescare peggio della slovena Kaja Juvan, solo formalmente fuori dalle 100, ma praticamente una giocatrice di valore ben più elevato. Risultato: 6-2 7-5 e per la numero 1 d’Italia il torneo è già finito.
La giornata odierna propone come piatto forte quello che si vedrà sull’Arthur Ashe Stadium tra Camila Giorgi e l’americana Jessica Pegula, numero 3 del seeding. Diversi sono stati i match lottati, ma solo due le vittorie dell’italiana, di cui una in semifinale di quella Montréal 2021 che poi riuscì a vincere: fu l’unico WTA 1000 nella sua carriera. In sostanza, ci sono delle chance (e c’è il ricordo di Giorgi-Wozniacki di ormai 10 anni fa), ma la marchigiana non può certo partire favorita, sebbene su questi palcoscenici tenda a esaltarsi.
Camila Giorgi-Pegula oggi, US Open 2023: orario 29 agosto, programma, tv, streaming
Per quel che riguarda invece le altre, il match sulla carta più possibile ce l’ha Martina Trevisan, contro la kazaka Yulia Putintseva che quest’anno non ha mai realmente convinto fermandosi spesso presto nei tornei. Il problema della toscana è che con gli US Open ha un rapporto molto a corrente alternata, così come con il veloce: è capace di vittorie straordinarie (la greca Maria Sakkari in United Cup) come di rovesci inspiegabili (la russa Evgeniya Rodina a New York lo scorso anno, con l’aggravante del fatto che quest’ultima non giocava da tre anni).
Quanto a Lucia Bronzetti, paradossalmente è lei ad avere forse le chance di una sorpresa. Relativa, però. Affronta sì la numero 12 del seeding, la ceca Barbora Krejcikova, che però è in una specie di tunnel senza fine. L’ultimo vero risultato di rilievo risale alla vittoria in quel di Dubai; da allora soltanto a Birmingham, sull’erba, ha raggiunto la finale, ma era un 250 e non un 1000. Dopo Birmingham ha vinto solo una partita.
Foto: LaPresse / Olycom