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US Open 2023, Stefanos Tsitsipas: “Sono l’unico responsabile di quello che succede in campo”

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La giornata di ieri ha visto eliminazioni illustri nel tabellone maschile degli US Open. Sicuramente ha spiccato tra tutte la sconfitta di Stefanos Tsitsipas con lo svizzero Dominik Stricker. Il greco prosegue nel suo momento davvero negativo, perdendo un match davvero palpitante al quinto set, dopo aver avuto anche la possibilità di servire per la vittoria nel quarto. In conferenza stampa il numero sette del mondo non ha assolutamente cercato scuse sulla sua prestazione e sulle ultime deludenti settimane.

Queste le sue prime parole ai microfoni dei giornalisti: “In nessun caso darei la colpa ad una sola persona e ad un membro della mia squadra. Quello che succede in campo è sotto il mio controllo ed è frutto del mio talento. Se non sono in grado di rendere bene in campo, non mi aspetto di ottenere risultati positivi ed è quello che è successo questa estate. Non sono stato abbastanza bravo per ottenere buoni risultati. Dopo Los Cabos c’è stata una serie di prestazioni deludenti”.

Tsitsipas riflette sulle sue ultime prestazioni, con una trasferta americana (Toronto, Cincinnati, New York) molto al di sotto delle sue aspettative: “A Toronto ho avuto a che fare con un jet lag davvero terribile. Non avevo mai vissuto un’esperienza del genere nel circuito. Contro Gael è stato un match molto difficile. Stavo pensando di ritirarmi dal torneo, ma sono sceso in campo con la speranza di poter ottenere qualcosa. Sugli altri due risultati, compreso quello contro Stricker, non ho ulteriori spiegazioni. Si tratta solamente di pura competizione. Il mio avversario ha espresso un tennis migliore del mio. Voglio congratularmi con lui perché mi considero un buon giocatore. Cerco di rendere la sfida più difficile possibile e, se non funziona, non posso fare altro. Vado avanti con la mia vita e spero di poter migliorare in futuro.

Il greco analizza l’incontro con Stricker: “Il suo servizio è stata una grande arma. Se trova ritmo può continuare a servire sempre meglio. Io ho faticato molto con i movimenti e questo penso sia stato il problema principale nella mia prestazione. Non sono riuscito ad essere consistente nella partita di oggi. Ero sbilanciato e mi trovavo sempre ad avere un appoggio con il piede sbagliato. Il campo sembrava un po’ più veloce rispetto all’Armstrong, ma questa non è una scusa. Ho avuto la possibilità di colpire un po’ la palla, di spingere di più e avevo la sensazione che scivolasse sul campo un po’ più velocemente. Questo mi ha fatto perdere l’equilibrio e ho steccato il colpo un paio di volte”.

Tsitsipas si è trovato a servire per il match nel quarto set, ma ha subito un inaspettato controbreak: “Non mi era mai successo prima d’ora. Una prima volta per me. Di solito sono molto più forte mentalmente e l’ho dimostrato recuperando. Anche se a volte perdo il servizio durante la partita, riesco comunque a trovare il modo di uscirne o al tie-break o al quinto set. Oggi non è stato così. Non sono riuscito a riprendermi dopo aver perso il set. Non sono stato così forte, dovevo rimanere più rilassato

Nonostante la sconfitta Tsitsipas è rimasto a salutare i tanti bambini presenti alla sua partita: “Non è facile restare lì. Ho visto i bambini e i loro volti mi hanno toccato il cuore, perché una volta ero nella loro posizione, ed ero realmente lì ad attendere i giocatori come me in quelle occasioni. Mi considero una persona a cui i ragazzi guardano con ammirazione. L’ho fatto ed è stato bello. Dentro di me la prima cosa che avrei voluto fare era uscire dal campo e schiarirmi le idee, ma dovevo farlo. Spero di aver reso felici le persone con questo gesto”.

 

FOTO: LaPresse

 

 

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