Tennis

US Open, Bertolucci: “Magari Musetti ha problemi interni. Sinner è alla prima tappa. E la tenuta di Berrettini…”

Pubblicato

il

Primo giro terminato negli US Open 2023. Completati i match del primo turno e in casa Italia si è passati dai pianti del day-1 ai sorrisi del day-2. Ombre e luci si sono alternate sul cielo di New York per il tennis tricolore e un mini-bilancio della situazione lo si può fare. Per portare a compimento questa “missione” ci siamo rivolti a Paolo Bertolucci, ex tennista di alto livello e stimata voce tecnica di Sky Sport.

Bertolucci, bentrovato. Due giorni a New York sono andati in archivio e in casa Italia si deve prendere atto di riscontri positivi e negativi. Partiamo da quello che non ha funzionato: Lorenzo Musetti. Crede che con questo giocatore dovremo abituarsi agli up&down?

Indubbiamente è un tennista estroso che ancora ha degli alti e bassi dettati dal suo tennis non semplice da mettere a punto. Tuttavia, per me, il motivo della sconfitta è un altro“.

Ovvero?

Musetti anche in una giornata di poca vena avrebbe dovuto battere il suo avversario, chiaramente inferiore. L’ho visto troppo nervoso, a battibeccare con se stesso e a disperdere tante energie. Perdere come ha fatto lui, avanti di un break nel quarto set, in vantaggio 2 set a 1 e poi smarrirsi…Magari ci sono problemi interni“.

Problemi invece non ne ha avuti Matteo Berrettini all’esordio. Una vittoria brillante contro Humbert e una buona condizione fisica. E’ sorpreso?

Siamo solo alla prima partita ed è anche giusto che Matteo stia bene perché comunque si è preparato per esserlo. I miei dubbi sono legati alla durata e se dovesse andare avanti. In un torneo impegnativo come gli US Open, sul cemento, c’è bisogno di una condizione fisica eccelsa e io non so se lui ce l’abbia. Vedremo“.

Il suo tabellone potrebbe comunque consentirgli di fare strada. E’ d’accordo?

Sicuramente, non ha un percorso impossibile. E’ vero, potrebbe incrociare Rublev al terzo turno, ma il russo non è nella sua miglior condizione e per me uno come lui si incastra bene con Berrettini, in favore dell’italiano. Vediamo come evolve il tutto, ma tanto dipenderà da quanta benzina Matteo avrà nel serbatoio“.

Chi sembra essere in salute è Jannik Sinner: vittoria perentoria contro Hanfmann e una buona continuità nel suo tennis. Come l’ha visto?

Calma, siamo solo alla prima tappa del Giro d’Italia. Come avevo detto di non fare tragedie per la sconfitta di Cincinnati, qui non bisogna eccedere per la vittoria di un primo turno. Ha esordito bene, vittoria netta, perfetto. Siamo però siamo solo all’inizio e il suo è un percorso abbastanza impegnativo. Vediamo poi chi proseguirà perché, come abbiamo visto, già diverse teste di serie sono cadute come Rune. Per questo il tabellone va letto, guardando alla propria evoluzione, piuttosto che alla classifica“.

Un Sinner che ha dichiarato di aver tanto lavorato sul servizio. Ha notato anche lei le differenze?

E’ un lavoro che sta portando avanti nel corso del 2023 e rispetto al movimento della stagione passata non c’è paragone. Si vede che il suo servizio sia molto più naturale, ma è chiaro che ora dovrà lavorare sulla precisione e sull’efficienza. Non è una cosa che si fa in fretta, servirà tempo come ha detto lui stesso saggiamente“.

Sembrano invece già pronti per incontrarsi in finale Djokovic e Alcaraz, che hanno fatto una specie di sgambata nel primo turno. Grande differenza rispetto agli altri?

Mi ero già pronunciato in merito. Il serbo e lo spagnolo, se giocano al meglio, sono a un livello decisamente più alto degli altri. Saranno anche le condizioni ambientali a fare la differenza, ma ritengo che entrambi godano di un buon margine rispetto alla concorrenza“.

Foto: LaPresse

Exit mobile version