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US Open, Jannik Sinner spiega: “Ora il servizio è più naturale. Pubblico rumoroso, Sonego ha evoluto il rovescio”
Missione compiuta per Jannik Sinner. Al Louis Armstrong Stadium di New York, l’altoatesino (n.6 del mondo) ha affrontato e sconfitto nettamente il tedesco Yannick Hanfmann nel primo turno degli US Open 2023. Una partita convincente del tennista italiano, vinta con il punteggio di 6-3 6-1 6-1, nella quale Sinner ha fatto vedere le proprie qualità.
“È stata una partita molto buona. Quando ho perso a Cincinnati, mi sono dato ad altro per due giorni in modo da recuperare. Abbiamo poi avuto una settimana piena, bella dura, in cui mi sono allenato tanto, combinando palestra e tennis. Mi sono sentito molto bene fisicamente e tennisticamente, anche se in quest’ultimo aspetto ci sono due/tre cose che posso migliorare“, ha raccontato in conferenza Jannik.
Tra gli aspetti tecnici del suo gioco, fari puntati sul suo servizio: “Da quando ho cambiato il movimento, mi sento abbastanza comodo nell’esecuzione. Tutto sta diventando abbastanza naturale, ora sto lavorando sulle variazioni. Ci vuole tempo, ma nella settimana dopo Cincinnati mi sono concentrato molto su questo aspetto e nella partita contro Hanfmann ho provato a sporcare la palla. Il processo è lungo, sono contento di lavorarci sopra“.
Un Sinner motivato anche dalle belle sensazioni provate sul campo del Louis Armstrong Stadium, seppur assai rumoroso: “A me piace giocare molto su questo campo, ma non è semplice perché il pubblico parla molto e c’è tanto rumore. Tenere alta la concentrazione non è facile, ma l’atmosfera è un po’ speciale“.
Nel prossimo turno ci sarà il derby contro Lorenzo Sonego e il n.6 del mondo è pronto alla sfida: “Sono contento di giocare contro di lui, è un ottimo tennista che sta migliorando tanto il suo tennis: il dritto spinge, il rovescio è evoluto. Sarà una partita difficile, ma sono i match che devo fare in un torneo come questo. Nessuno dei due penserà che siamo italiani, certamente ci sarà un po’ più di tensione, ma vediamo come va“.
Dichiarazioni da Vanni Gibertini
Foto: LaPresse