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Volley, Europei 2023: le avversarie del girone dell’Italia. Serbia e Germania da prendere con le molle. Esordio abbordabile col Belgio

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Reichelt

Scordiamoci le “passeggiate” del girone femminile. Quello che attende l’Italia nelle sedi tra Bologna, Perugia e Ancona è un girone, alla portata ma tutt’altro che semplice, con ostacoli disseminati per strada e con una rivale di alto profilo come la Serbia che non è più la corazzata di una volta che questo Europeo è stata anche in grado di vincerlo prima del periodo Covid, ma è comunque una formazione di alto profilo.

Le rivali dell’Italia sono, in ordine di apparizione, Belgio, Estonia, Serbia, Svizzera e Germania. Due squadre che partecipano regolarmente alla VNL come Serbia e Germania, un’aspirante nobile un po’ decaduta come il Belgio e due squadre di seconda o terza fascia, come Estonia e Svizzera che però hanno nelle loro fila alcuni giocatori di ottimo livello che sono stati protagonisti anche in Italia e dunque contro i quali non ci si potrà distrarre, anche se l’obiettivo primo posto è d’obbligo per la squadra di Fefè De Giorgi.

Sono abbastanza lontani i tempi in cui il Belgio aspirava ad entrare nel salotto buono del volley europeo, grazie ad alcuni giocatori di classe, come ad esempio Wijsmans che ha vissuto nel campionato italiano le sue migliori stagioni. Ora i giocatori di qualità sono un po’ meno anche se il Belgio è squadra da prendere con le molle perché elementi come D’Heer, campione d’Italia da protagonista con la maglia di Trento o come lo schiacciatore Desmet, punto di forza di Padova, sono elementi in grado di mettere in difficoltà gli avversari e l’insieme non è male. Il Belgio ha chiuso al settimo posto la European Golden League quest’anno.

All’ottavo posto della manifestazione europea è finita l’Estonia che era capitata proprio nel girone con i belgi e che sarà la seconda avversaria dell’Italia. Diversi giocatori estoni hanno vestito maglie importanti in passato, tipo lopposto Tammearu a Trento, l’alzatore Taht (dal prossimo anno in Brasile a San Paolo) a Perugia e Sansepolcro e anche il centrale Aganits a Sansepolcro. Squadra dall’età media non certo bassa, con qualche velleità di passaggio del turno. L’allenatore è Alar Rikberg.

La Serbia è sicuramente la squadra più temuta dagli azzurri in questo primo segmento di percorso, se non altro per la storia che contraddistingue le sfide tra queste due squadre, anche se ultimamente gli azzurri hanno sempre avuto la meglio negli scontri diretti. Solo Marko Podrascanin il prossimo anno vestirà la maglia di una squadra italiana, Trento, mentre tutti gli altri protagonisti della Superlega di nazionalità serba hanno pian piano lasciato il nostro paese per accasarsi quasi sempre in Polonia. Manca Srecko Lisinac che si sta riprendendo dall’infortunio che lo costrinse a saltare la finale scudetto, ci sono i “grandi vecchi” come Aleksandar Atansijevic, Uros Kovacevic, Marko Ivovic e in regia ci potrebbe essere quel Alexa Batak che forse pochi ricordano con la maglia di Ravenna nell’ultima stagione di Superlega targata Marco Bonitta.

La squadra che forse preoccupa di meno Giannelli e soci è la Svizzera che per la prima volta nella sua storia partecipa ad un Campionato Europeo e già la presenza soddisfa non poco appassionati e giocatori elvetici che non sembrano avere spessore e qualità per potersela giocare alla pari con i rivali. La squadra elvetica non ha partecipato a competizioni estive, arriva da alcune amichevoli e non dovrebbe rappresentare un ostacolo per gli azzurri. Unico giocatore conosciuto, è Luca Ulrich che lo scorso anno giocò diverse partite da titolare in Superlega nelle file di Ravenna che chiuse ultima in classifica senza vittorie.

Squadra da prendere con le molle, invece, la Germania allenata da Michal Winiarski. L’Italia ha già affrontato i tedeschi quest’anno in VNL con la formazione sperimentale di inizio percorso ed ha ottenuto un successo con il punteggio di 3-1. Tanti sono gli atleti di spessore che compongono la rosa tedesca, citiamo solo i più conosciuti, dal centrale Krick, lo scorso anno a Modena, all’opposto Linus Weber, all’alzatore Kampa fino agli schiacciatori Kaliberda (tanti anni in Italia) e Reichert. Non sarà facile mettere sotto i coriacei tedeschi per la squadra di De Giorgi.

Foto Fivb

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