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Volley femminile, come cambia l’Italia con Antropova: alternativa ad Egonu o nuova risorsa in banda?

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Ekaterina Antropova non ha potuto giocare la Nations League a causa di lungaggini burocratiche che hanno ritardato l’arrivo del suo passaporto italiano. L’attaccante avrebbe voluto debuttare con la Nazionale, ma sono emersi i noti tempi tecnici per il completamento dei documenti e così la 20enne non ha potuto indossare la maglia azzurra in occasione del prestigioso torneo internazionale itinerante, che la formazione guidata dal CT Davide Mazzanti ha chiuso ai quarti di finale venendo battuta dalla Turchia.

La situazione si è finalmente sbloccata, come Andrea Abodi, Ministro per lo sport, ha dichiarato in occasione della presentazione degli Europei andata in scena nella giornata di ieri. Ekaterina Antropova potrà dunque giocare con l’Italia, sembra già in occasione della rassegna continentale che scatterà il prossimo 15 agosto. Si tratta di un rinforzo decisamente importante per le Campionesse d’Europa e bronzo mondiale in carica, vista l’enorme caratura tecnica e agonistica della giocatrice di Scandicci.

Durante l’ultima stagione ha vinto la CEV Cup con la compagine toscana e ha disputato la semifinale scudetto, convincendo per larghi tratti con un gioco di enorme intensità. Ekaterina Antropova è un’attaccante di enorme efficacia, dotata di colpi rimarchevoli e capace di mettere a segno punti da ogni zona del campo: la potenza è uno dei suoi punti di forza, ma sa lavorare molto bene anche contro il muro avversario e si esprime con una certa efficacia al servizio.

Davide Mazzanti potrebbe sfruttarla come opposto in sostituzione di Paola Egonu, ma in questo caso il suo impiego in campo sarebbe relativamente limitato e non si potrebbe usufruire al meglio di tutto il suo potenziale. L’alternativa più stuzzicante prevede un suo impiego nel ruolo di schiacciatrice: una nuova risorsa in banda, affiancata a Miriam Sylla o a Caterina Bosetti (senza dimenticarsi di Elena Pietrini), permettere all’Italia di aumentare il proprio potenziale offensivo.

Va detto che lo schema estremo con due bomber di tale calibro è tutto da provare. Antropova si è già cimentata come martello in alcune occasioni, ma è una giocatrice più vocata alla fase d’attacco. Il rischio è che l’Italia risulti più sbilanciata e che il peso della fase difensiva gravi eccessivamente sulla seconda atleta di banda e sul libero, che non sarà più la veterana Monica De Gennaro. Ekaterina si è preparata per questa opzione durante gli ultimi collegiali con la Nazionale (a cui si è aggregata). Durante gli Europei e il successivo torneo di qualificazione alle Olimpiadi di Parigi 2024 ne sapremo di più.

Foto: Photo LiveMedia/Lisa Guglielmi

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