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Volley, il problema principale dell’Italia maschile: manca una riserva per Romanò. Bovolenta si candida, ma sarà già pronto per Parigi?

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Alessandro Bovolenta

Gli Europei femminili stanno per iniziare ma dietro l’angolo c’è il torneo maschile con un’altra Italia che deve difendere il titolo e si presenta al via della rassegna che si disputerà anche in Italia da Campione del Mondo. Il coraggio e il “fiuto” di Fefè De Giorgi hanno permesso all’Italia di portare a termine un ricambio generazionale velocissimo e molto efficace ma qualche piccola falla nella macchina perfetta azzurra c’è e va colmata abbastanza in fretta perché i Giochi Olimpici sono dietro l’angolo e il tempo è poco.

Uno dei nodi da sciogliere in vista di Parigi 2024 è quello del secondo opposto. Yuri Romanò ha dimostrato continuità di rendimento e grande qualità nel ruolo di opposto ma anche lui nella VNL che l’Italia ha chiuso al quarto posto perdendo in semifinale contro gli Usa ha avuto qualche black out e la necessità di avere un opposto di ruolo come alternativa è stringente. Fabrizio Gironi al momento non garantisce le percentuali di efficacia sufficienti a dormire sonni tranquilli ed è normale che De Giorgi si guardi intorno.

La situazione è piuttosto interessante in prospettiva per diversi motivi. Quest’anno il nostro CT non ha potuto contare su due nomi altamente spendibili in chiave Nazionale, Giulio Pinali, campione del mondo lo scorso anno, che ha subito un serio infortunio a Siena ed è in fase di rientro e Tommaso Stefani, titolare di Taranto, protagonista di un ottimo campionato ma anche lui alle prese con problemi fisici a fine stagione.

I due potranno tornare utili in vista del prossimo anno ma gli occhi di De Giorgi sono puntati sul terzo (o quarto) incomodo, Alessandro Bovolenta, già chiamato in azzurro in vista dell’Europeo 2023. Il figlio d’arte è reduce da una grande stagione a Ravenna, da un ottimo torneo giovanile con la maglia azzurra che lo ha laureato campione d’Europa e il prossimo anno giocherà ancora titolare in serie A2, proprio come Yuri Romanò quando fu chiamato da De Giorgi in vista degli Europei 2021.

Bovolenta ha numeri e capacità, fisico e carattere giusti per sfondare, è giovane con tutto quello che ne consegue ma non è certo De Giorgi il tecnico che si fa intimorire da questa situazione. Se è l’uomo giusto per l’Italia, l’alternativa ideale per Romanò lo deciderà il campo: al momento le premesse ci sono tutte perché possa diventare un ottimo giocatore. Parigi è fra meno di un anno ma Bovolenta è abituato a correre velocemente e a bruciare le tappe.

Photo LiveMedia/Davide Di Lalla

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