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Ciclismo

Vuelta a España 2023, i favoriti hanno snobbato i fuggitivi? Martinez e Landa corridori veri. E l’incognita Kuss..

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Sepp Kuss

La tappa numero 6 della Vuelta a España 2023 ha stravolto gli equilibri nella classifica generale. Lenny Martinez è il nuovo leader della corsa, Sepp Kuss è secondo dopo la splendida vittoria odierna ed entrambi hanno messo in cascina un discreto margine di vantaggio sui “big”, sugli uomini di classifica più attesi.

Remco Evenepoel si trova ora a 2’47” dal giovane francese, con Enric Mas, Jonas Vingegaard, Primoz Roglic e Juan Ayuso che ora gli sono alle calcagna, dopo aver rosicchiato qualcosa sulla dura salita del Pico del Buitre, con le sue pendenze infernali. Ma come ci si è trovati in questa situazione?

Evenepoel aveva detto ieri di voler lasciare la maglia e di conseguenza oggi la battaglia per andare in fuga è stata caotica, continua e senza sosta. Dopo quasi 100 km di corsa, la Quick-Step ha lasciato andare un gruppo di 40 corridori, al cui interno figuravano tanti uomini pericolosi, tanto per le qualità in salita, quanto per la vicinanza in classifica.

A quel punto era lecito aspettarsi un controllo da parte degli uomini del belga, che hanno invece lasciato andare la fuga ad oltre sei minuti. Il lavoro nel finale ha dimezzato quel margine, che rimane però piuttosto consistente, nonostante il lavoro anche della Movistar e della INEOS Grenadiers.

I grandi promotori di questa situazione sono stati certamente i giallo-neri della Jumbo-Visma che non a caso avevano ben quattro rappresentanti in fuga. L’impressione è che Evenepoel, ma anche Enric Mas e gli altri favoriti, siano caduti nella “trappola” di Roglic e Vingegaard, che sono stati poi in grado anche di attaccare nel finale.

Ora la situazione vede dunque i “big” indietro in una classifica che nelle prime posizioni vede i sopracitati Martinez e Kuss, ma anche Marc Soler (+51”), e Mikel Landa (+1’58”). Il terreno per recuperare c’è, specialmente a cronometro, ma di certo aver lasciato tanto tempo a questi corridori e soprattutto aver fornito alla Jumbo una nuova ulteriore arma, non è ideale per tutti i pretendenti al trono.

Foto: LaPresse

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