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Vuelta a España 2023, Jonas Vingegaard: “Non c’erano le condizioni per correre la tappa”

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Una prima tappa fallimentare alla Vuelta a España 2023: l’organizzazione è stata pessima, con strade al buio e una cronometro a squadre in quel di Barcellona pericolosa per l’incolumità dei corridori. Ieri è arrivato lo sfogo di Remco Evenepoel (“non siamo delle scimmie al circo”), e in tanti gli hanno fatto eco, tra cui Primoz Roglic, Jonas Vingegaard e Attila Valter.

Jumbo-Visma che è arrivata lontana dalle posizioni di vertice e ha perso 32 secondi dal Team dsm – firmenick che ha vinto la prova, ma ci sono pochi rimpianti per i corridori. Queste le parole del danese: “Penso che possiamo essere felici di come è andata, anche considerando che ho forato. I miei compagni mi hanno dovuto aspettare, quindi perdere solo 32 secondi non è male se pensiamo a come sono andate le cose. Per questo possiamo essere soddisfatti. Non abbiamo mai fatto una tappa come questa, bisogna ammettere che non c’erano le condizioni ideali per farlo“.

Anche Roglic ha condiviso questo parere: “È stata una crono bagnata e complicata. C’è sempre un po’ di equilibrio da trovare in queste corse, ma in ogni caso possiamo essere soddisfatti di essere arrivati fino in fondo. Quando abbiamo visto le condizioni meteo ci siamo detti che oggi l’obiettivo era arrivare in fondo senza rischi ed evitare problemi di qualsiasi tipo. Siamo solo alla prima tappa di ventuno, ne mancano ancora venti. Oggi non si vinceva, ma si poteva perdere la Vuelta. Mi ha ricordato le giornate in cui saltavo con gli sci e nevicava”.

Foto: Lapresse

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