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Atletica, Andy Diaz illumina le Finali di Diamond League per l’Italia. Promossi anche Derkach e Fabbri
Le Finali della Diamond League hanno sancito come di consueto la conclusione della stagione outdoor 2023 dell’atletica leggera internazionale di primo livello, regalando grande spettacolo e alcune prestazioni memorabili (tra cui due record del mondo). In chiave azzurra la notizia più bella è arrivata nel corso della prima giornata del meeting a Eugene, grazie al trionfo di Andy Diaz nel salto triplo.
Il cubano naturalizzato italiano (che rappresenterà il Bel Paese nei grandi eventi con in palio le medaglie a partire dai Giochi Olimpici di Parigi 2024) si è imposto a Eugene con 17.43 metri, bissando dunque il successo ottenuto a Zurigo nel 2022 quando batteva ancora la bandiera di Cuba. Il 25enne portacolori della Libertas Unicusano Livorno chiude in bellezza un’annata decisamente positiva, in cui aveva trionfato anche al Golden Gala di Firenze (con il record italiano a 17.75) e nella tappa cinese di Xiamen, confermandosi una possibile carta da medaglia a cinque cerchi.
Buoni riscontri in casa Italia anche nel triplo femminile con Dariya Derkach, quarta con il record personale a 14.52 metri (5 cm in più rispetto al 14.47 degli Assoluti di Rovereto 2021) chiudendo in bellezza uno splendido 2023 in cui si è messa al collo un argento europeo indoor entrando poi tra le prime otto classificate ai Mondiali di Budapest.
Ai piedi del podio in Oregon anche il vice-campione mondiale in carica di getto del peso Leonardo Fabbri, quarto in una gara di livello stellare nonostante la sua seconda miglior misura della carriera (22.31 metri, a soli 3 cm dal risultato di Budapest). Il toscano non si è potuto migliorare nelle ultime quattro serie a causa di una storta rimediata per esultare dopo il secondo lancio, dimostrando comunque un potenziale ancora tutto da esplorare in vista della stagione olimpica. Buona prova ma niente exploit nei 400 ostacoli per la primatista italiana e finalista mondiale Ayomide Folorunso, sesta in 54″68, mentre un’acciaccata Roberta Bruni non è andata oltre un 4.56 superato in terza prova nell’asta.
Foto: Lapresse