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Atletica, Diamond League: Duplantis e Tsegay record del mondo. Ingebrigtsen show sui 3000, Fabbri 22.31
A Eugene (USA) è andata in scena la seconda giornata delle Finali di Diamond League. Il massimo circuito internazionale di atletica leggera si è ufficialmente concluso con l’assegnazione degli ultimi 17 “diamantoni”. La stagione della Regina degli Sport è nei fatti giunta alla sua conclusione, ora sarà tempo di godersi un po’ di riposo e poi di iniziare la preparazione verso la prossima annata agonistica che culminerà con le Olimpiadi di Parigi 2024.
Armand Duplantis e Gudaf Tsegay hanno impreziosito la serata con due magnifici record del mondo, rispettivamente nel salto con l’asta e nei 5000 metri. Lo svedese e l’etiope hanno scaldato il pubblico, insieme ad altri show di lusso come quelli di Mahuchikh e Olyslagers (duello a 2.05 metri per la vittoria nel salto in alto) e Jakob Ingebrigtsen (record europeo dei 3000 metri), senza dimenticarsi di una serie di migliori prestazioni mondiali stagionali.
L’Italia può sorridere per l’ennesima prova di sostanza di Leonardo Fabbri: il vice campione mondiale di getto del peso ha scagliato l’attrezzo a 22.31 metri, fermandosi a tre centimetri dal personale che un mese fa gli valse l’argento iridato e ha chiuso al quarto posto. Sesta piazza per Ayomide Folorunso sui 400 ostacoli (54.68 per la primatista nazionale, sesta ai Mondiali dove scese sotto il muro dei 54 secondi). Di seguito i risultati delle Finali della Diamond League di atletica leggera.
RISULTATI FINALI DIAMOND LEAGUE ATLETICA
SALTO CON L’ASTA (MASCHILE) – Siamo di fronte a uno dei volti simbolo dell’atletica leggera, che cerca sempre di migliorare il proprio record del mondo ogni volta che si presenta in pedana e oggi ha centrato l’obiettivo. Armand Duplantis ha valicato 6.23 metri al primo assalto, ritoccando di un centimetro il suo precedente primato (6.22 a febbraio in contesto indoor) e di due centimetri il suo precedente risultato all’aperto (6.21 l’anno scorso ai Mondiali di Eugene). Alle sue spalle il filippino Ernest Obiena (5.82 alla seconda) e lo statunitense Sam Kendricks (5.72 alla prima).
5000 METRI (FEMMINILE) – Una surreale e straripante Gudaf Tsegay firma il nuovo record del mondo, scappando via dopo il terzo chilometro e tenendo un ritmo ai limiti della follia. L’africana ha stampa un magistrale 14:00.21 e per soltanto un paio di decimi non è diventata la prima donna a scendere sotto il fastidico muro dei 14 minuti. La Campionessa del Mondo dei 10.000 metri ha abbattuto di cinque secondi il precedente primato, timbrato lo scorso 9 giugno dalla kenyana Faith Kipyegon. Distaccatissime la kenyana Beatrice Chebet (14:05.92) e la connazionale Ejgayehu Taye (14:21.52).
200 METRI (MASCHILE) – Noah Lyles era giunto secondo sui 100 metri ieri sera e oggi non ha doppiato. Senza il Campione del Mondo ha fatto festa il Campione Olimpico: il canadese Andre de Grasse è tornato quello dei giorni migliori e si è imposto in 19.76 (0,6 m/s di vento a favore) davanti ai padroni di casa Kenneth Bednarek (19.95) ed Erriyon Knighton (19.97).
200 METRI (FEMMINILE) – Ennesima uscita di spessore per la giamaicana Shericka Jackson. La Campionessa del Mondo vince in 21.57 (0,3 m/s di vento a favore) precedendo l’ivoriana Marie-Josée Ta Lou (22.10) e la bahamense Anthonique Strachan (22.16).
GETTO DEL PESO (MASCHILE) – Gara di livello mostruoso. Il nostro Leonardo Fabbri scaglia l’attrezzo a 22.31 metri, fermandosi ad appena tre centimetri dalla misura che un mese fa gli valse la medaglia d’argento ai Mondiali. Il toscano chiude al quarto posto perché davanti i big volano su quote ancora più esagerate: lo statunitense Joe Kovacs vince con 22.93, il bronzo iridato ha battuto il Campione del Mondo Ryan Crouser (22.91 per il primatista mondiale) e il neozelandese Tom Walsh (22.69).
SALTO IN ALTO (FEMMINILE) – Maestoso duello ad altissime quote tra l’ucraina Yaroslava Mahuchikh e l’australiana Nicola Olyslagers. Entrambe superano 2.03 metri (miglior prestazione mondiale stagionale) e si fronteggiano addirittura a 2.05 per il successo, ma incappano in tre errori a testa. L’ucraina vince dato che ha valicato 2.03 al secondo tentativo, mentre l’oceanica ci era riuscita al terzo assalto. Terzo posto per la serba Angelina Topic (1.95).
3000 METRI (MASCHILE) – Jakob Ingebrigtsen è instancabile: il norvegese vince una gara su ritmi folli, battendo per un solo centesimo l’etiope Yomif Kejelcha. Il Vichinho ha trionfato in 7:23.63 siglando il record europeo e la miglior prestazione mondiale stagionale. Terzo lo statunitense Grant Fisher (7:25.47, record nordamericano). Ricordiamo che si tratta di una distanza spuria, assente nei grandi eventi internazionali.
110 OSTACOLI – Un sontuoso Hansle Parchment sfreccia in 12.93 sfruttando una brezza alle spalle di 0,9 m/s e sigla la miglior prestazione mondiale stagionale, ritoccando di un centesimo quando il suo connazionale Rasheed Broadbell aveva fatto a luglio. Il giamaicano ha battuto gli statunitensi Grant Holloway (13.06) e Daniel Roberts (13.07).
800 METRI (MASCHILE) – Duello appassionante tra il kenyano Emmanuel Wanyonyi e il canadese Marco Arop. Il Campione del Mondo firma il record nazionale (1:42.85), ma si deve arrendere per cinque centesimi al cospetto dell’africano, che con 1:42.80 sigla la miglior prestazione mondiale stagionale. Terzo posto per l’algerino Djamel Sedjati (1:43.06).
800 METRI (FEMMINILE) – Athing Mu giganteggia davanti al proprio pubblico: record nazionale e miglior prestazione mondiale stagionale. La statunitense ha vinto in 1:54.97, liquidando la britannica Keely Hodgkinson (1:55.19, record nazionale) e la giamaicana Natoya Goule-Toppin (1:55.96, record nazionale).
LANCIO DEL DISCO (MASCHILE) – Sorpresa all’ultimo assalto. L’australiano Matthew Denny spedisce l’attrezzo a 68.43 metri e supera in un colpo solo i due grandi padroni della specialità, ovvero lo sloveno Kristjan Ceh (67.64) e lo svedese Daniel Stahl (67.36).
SALTO IN LUNGO (MASCHILE) – Lo svizzero Simon Ehammer e il giamaicano Tajay Gayle saltano entrambi 8.22 metri al quarto tentativo. A decidere la vittoria è la seconda miglior misura: l’elvetico porta in dote un 8.12, mentre il caraibico vanta un 8.08. Terza piazza per il giapponese Yuki Hashioka (8.15).
SALTO IN LUNGO (FEMMINILE) – Doveva essere la gara della nostra Larissa Iapichino, che in estate aveva vinto tre tappe consecutive. La toscana ha però rinunciato per un problema fisico e a trionfare è stata la fresca Campionessa del Mondo: la serba Ivana Vuleta si è imposta con un balzo conclusivo da 6.85 metri, pareggiando quanto aveva fatto in precedenza la nigeriana Ese Brume e vincendo grazie alla seconda miglior misura (6.77 contro 6.69). Terza la statunitense Quanesha Burks (6.77).
400 OSTACOLI (FEMMINILE) – L’olandese Femke Bol non ha problemi a vincere con un per lei comodo 51.98. La Campionessa del Mondo ha surclassato la statunitense Shamier Little (53.45) e la giamaicana Rushell Clayton (53.56). Sesto posto per la nostra Ayomide Folorunso (54.68), che chiude una stagione di spessore in cui ha siglato il nuovo record italiano (53.89) ed è stata sesta ai Mondiali.
400 METRI (FEMMINILE) – Successo della dominicana Marileidy Paulino (49.58) davanti alla polacca Natalia Kaczmarek (50.38) e all’olandese Lieke Klaver (50.47).
LANCIO DEL DISCO (FEMMINILE) – La statunitense Valarie Allman si impone con 68.66 metri e batte la connazionale Laulauga Tausaga (68.36 per la Campionessa del Mondo). Terza la croata Sandra Perkovic (66.85).
100 OSTACOLI – La nigeriana Tobi Amusan vince con un rilevante 12.33 (1,8 m/s di vento a favore), battendo la portoricana Jasmine Camacho-Quinn (12.38) e la statunitense Kendra Harrison (12.44).
Foto: Lapresse