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Atletica, Meeting Zagabria: Jacobs chiude con 10.08, Derkach e Osakue seconde di lusso, bene Vissa

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Marcell Jacobs

A Zagabria è andata in scena l’ultima tappa del World Continental Tour (livello gold, il secondo circuito internazionale itinerante per importanza). Marcell Jacobs era l’azzurro più atteso nella capitale croata, sede del tradizionale Memorial Boris Hanzekovic. Il Campione Olimpico dei 100 metri sperava di correre in 10 secondi netti in modo da strappare il minimo per le Olimpiadi di Parigi 2024 e puntava anche a scendere sotto il muro dei 10”, visto che le ultime due uscite erano state particolarmente confortanti (10.05 nella semifinale dei Mondiali, dove ha conquistato la medaglia d’argento in staffetta, e 10.05 anche a Xiamen in Diamond League otto giorni fa).

Il velocista lombardo si è rialzato troppo presto dopo una fulminea uscita dai blocchi di partenza e ha sofferto in fase di accelerazione, salvo poi recuperare brillantemente negli ultimi 20 metri con una bella rimonta su Seville. Marcell Jacobs ha concluso al terzo posto con il tempo di 10.08, dopo aver fatto i conti anche con 0,9 m/s di vento contrario, fermandosi a un solo centesimo dal giamaicano Oblique Seville (10.07) nella gara vinta dal kenyano Ferdinand Omanyala (9.94).

Dariya Derkach ha conquistato un prestigioso secondo posto nel salto triplo, piazzando un balzo da 14.07 metri al secondo tentativo. L’azzurra, reduce dall’ottavo posto ai Mondiali, ha confermato la propria solidità agonistica e si è dovuta inchinare soltanto al cospetto della giamaicana Shanieka Ricketts (14.53 per l’argento iridato). La campana ha preceduto l’altra giamaicana Kimberly Williams (13.70). Secondo posto anche per Daisy Osakue nel lancio del disco: spallata a da 63.68 metri nel secondo tentativo, non andando così lontana dal suo record italiano di 64.57 siglato ormai tre mesi fa a Pietrasanta. La piemontese ha chiuso alle spalle dell’icona croata Sandra Perkovic (67.71), lasciandosi alle spalle l’altra padrona di casa Marija Tolj (63.39) e la portoghese Liliana Cà (62.60).

Simone Barontini ha impostato una gara d’attacco nel primo giro sugli 800 metri, venendo però sorpassato nella seconda parte di gara e chiudendo al sesto posto in 1:45.68 nella prova vinta dal britannico Daniel Rowden (1:44.96) davanti al francese Gabriel Tual (1:45.07) e allo svedese Andreas Kramer (1:45.10). Eloisa Coiro ed Elena Bellò non sono riuscite a scendere sotto i 2 minuti sugli 800 metri, chiudendo rispettivamente al sesto e al settimo posto (2:01.00 e 2:01.05) nella gara vinta dalla slovena Anita Horvat (1:59.79) davanti all’australiana Catriona Bisset (2:00.03) e alla svizzera Rachel Pellaud (2:00.21).

Sintayehu Vissa ha letto benissimo i 1500 metri dal punto di vista tattico, anche se la gara è stata purtroppo caratterizzata da due giri centrali abbastanza lenti. L’azzurra ha chiuso al quarto posto con personalità, chiudendo con il tempo di 4:04.11 nella gara vinta dalla spagnola Esther Guerrero (4:02.88, record del meeting) davanti all’australiana Linden Hall (4:03.83) e alla britannica Revee Walcott-Nolan (4:03.84). Federica Del Buono ha chiuso al decimo posto in 4:08.31. Hassane Fofana ha sofferto sulle prime tre barriere nei 110 ostacoli e non è andato oltre il settimo posto (13.77) nella gara vinta dal giamaicano Hansle Parchment. Il Campione Olimpico ha prevalso in 13.13 davanti allo statunitense Daniel Roberts (13.15) e al francese Wilhem Belocian (13.30).

La dominicana Jasmine Camacho-Quinn ha siglato il record del meeting sui 100 ostacoli in 12.47. La Campionessa Olimpica ha battuto l’olandese Nadine Visser (12.64) e la polacca Pia Skrzyszowska (12.73). Lo sloveno Rok Ferlan ha primeggiato sui 400 metri in 46.54, mentre la britannica Lavial Nielsen ha fatto suo il giro di pista femminile in 50.93 davanti alla giamaicana Candice McLeod (50.94). Lo sloveno Kristjan Ceh ha primeggiato nel lancio del disco con una spallata da 68.48 metri, lasciandosi alle spalle il giamaicano Fedrick Dacres (66.54) e l’australiano Matthew Denny (65.25).

Lo statunitense Kyree King ha vinto i 200 metri in 20.10 con un vento a favore di 0,6 m/s, precedendo il connazionale Brandon Carnes (20.19) e il canadese Brendon Rodney (20.42). I 3000 metri maschili sono stati molto veloci e si sono chiusi con l’affermazione del sud-sudanese Dominic Lokinyomo Lobalu in 7:33.95 davanti al norvegese Henrik Ingebrigtsen (7:34.80) e allo svizzero Jonas Raess (7:35.12). Il tunisino Ahmed Jaziri ha vinto i 3000 siepi in 8:14.93 davanti allo spagnolo Ibrahim Ezzaydouni (8:16.78) e all’etiope Samuel Duguna (8:17.27).

Foto: Colombo/FIDAL

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