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Atletica, Vladimir Aceti spiega: “Bisognerà scegliere se essere più in forma agli Europei o alle Olimpiadi”

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Nuovo appuntamento con Sprint 2U, la trasmissione in collaborazione con OA Sport e Sport 2U condotta da Ferdinando Savarese. L’ospite questa volta è stato Vladimir Aceti, primatista italiano con la 4×400 e la 4×400, che purtroppo ha vissuto davvero una stagione molto sfortunata per via dei tanti infortuni, che lo hanno tenuto lontano dalla pista per molti mesi.

Lo stesso Aceti ha raccontato il calvario della sua stagione: “Quest’anno è stato veramente tosto, dove ho gareggiato veramente pochissimo. Solo gare indoor e poi i Campionati Italiani. Ho avuto non uno, ma due infortuni, due microfratture. Una alla tibia e adesso anche lombare. Il problema alla tibia si era presentato già a febbraio, ma ero abbastanza tranquillo e riuscivo a fare tutti gli allenamenti. Era un fastidio che andava e veniva. Ad aprile ho cominciato ad interrompere i lavori aerobici e poi a maggio ho smesso anche con quelli della velocità, perché mi faceva male anche a correre. Questo infortunio mi ha portato ad un mese di stop, con dei carichi davvero leggerissimi, al massimo un po’ di bicicletta. Piano piano ho iniziato nuovamente a correre e agli Assoluti ho veramente fatto il massimo che potevo. Al raduno di agosto per i Mondiali ho iniziato ad accusare dei dolori alla schiena e ho riscontrato poi dopo tutti gli esami, che sono stati lunghi, avevo una profonda microfrattura al bacino. Adesso sono fermo dal 9 agosto”. 

Un anno complicato per tutta la 4×400, che ha avuto problemi anche ai Mondiali di Budapest, con gli azzurri comunque bravi a raggiungere la finale: “E’ stato un po’ un disastro quello che è successo a Budapest. Edoardo ha avuto problema già al raduno, Davide ci ha detto che è stato male due volte prima di fare i 400 e poi anche prima di fare la 4×400”. 

Aceti è un grande specialista della staffetta, dove riesce sempre a dare il meglio di sé: “Mi hanno detto che quando corro sull’uomo corro meglio e mi viene più facile. Sicuramente c’è la competizione che ti invoglia ad andare molto più veloce. Per esempio a me le indoor piacciono un sacco, perché si corre sull’uomo. Nella staffetta poi si cerca sempre di dare il massimo e ti viene voglia di non perdere mai il tuo posto. Se stai bene puoi davvero fare degli ottimi lanciati”.

Una stagione prossima davvero ricchissima di appuntamenti:Io le indoor l’anno prossimo non le farò. Ci sono veramente tanti obiettivi nella prossima stagione, partendo dai Campionati mondiali di staffetta ad inizio maggio alle Bahamas. Poi a giugno ci sono gli Europei a Roma e poi ad agosto le Olimpiadi a Parigi. Se si fa la stagione indoor si arriva con il rischio di non essere pronti per la stagione outdoor. Alle Bahamas poi ci si gioca la qualificazione alle Olimpiadi, anche se comunque il nostro tempo fatto ai Mondiali ci mette abbastanza in sicurezza. Alle Bahamas arriveranno comunque tante nazionali in condizione e già arrivare alla finale sarebbe un grande risultato. Agli Europei poi vorremmo lottare per qualcosa di grande”. 

Sarà un 2024 dove bisognerà fare anche delle scelte per le molte gare in programma: “Ci sarà una piccola scelta di arrivare più in forma da una parte o dall’altra. Dopo gli Europei bisognerà fare uno stop di cinque o sette giorni, per poi ricaricare comunque un mese in vista di Parigi. Anche perché poi ci servirà il tempo per riscaricare prima dei Giochi. Qualcuno potrà anche decidere di saltare gli Europei per arrivare al massimo alle Olimpiadi”. 

Non solo la staffetta, ma anche l’obiettivo di conquistare qualcosa anche singolarmente: “Ho sfiorato la partecipazione anche a Tokyo. Adesso l’obiettivo è di cercare la qualificazione outdoor. E’ il tassello che mi manca”.

VIDEO INTERVISTA VLADIMIR ACETI

FOTO: LPS

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