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ATP Chengdu 2023: Lorenzo Musetti è molto ispirato, Rinderknech non può niente. Il toscano vola in semifinale

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Continua con una performance d’alta scuola la tournée asiatica di Lorenzo Musetti. Il toscano sconfigge con il punteggio di 6-3 6-3 il francese Arthur Rinderknech ed entra in semifinale nell’ATP 250 di Chengdu, in Cina, dove ora sfiderà il russo Roman Safiullin. L’unico precedente risale al veloce indoor di Bergamo nel 2019, con il classe 2002 ancora in uscita dal circuito junior, e fu Safiullin a vincere nel primo turno per 7-5 6-4 (quel torneo è noto anche per esser stato il “punto di partenza” di Jannik Sinner nella scalata che in un anno lo portò dal 553° al 78° posto ATP). Va ricordato che il torneo è ancora ai quarti in virtù di una programmazione asiatica, per così dire, particolare che si riallineerà alla normalità solo con il Masters 1000 di Shanghai.

Subito in lotta il primo game, che però Musetti riesce a controllare con relativa tranquillità. Il primo vero momento topico arriva nel quarto gioco, dove il toscano raccoglie il malfermo dritto di Rinderknech e toglie la battuta a 30 al francese. Il numero 2 d’Italia ha anche una piccola occasione per allungare ulteriormente sul 4-1, quando uno smash orrendo del transalpino lo porta sullo 0-30, ma il recupero di questi è pronto. Il 6-3 arriva senza qualsivoglia patema.

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Ancora una volta, è Rinderknech ad avere qualche problema in apertura di secondo parziale: il francese, infatti, tra una palla corta sbagliata, un doppio fallo e il dritto che continua a non funzionare finisce per lasciare in mano a Musetti un altro break. Il toscano gestisce ed è sempre costante, imponendo il suo gioco, e questo è anche alla base delle altre due chance che si guadagna sul 4-2. Stavolta, però, Rinderknech mette giù altrettanti ace. Sulla scia, Musetti ha un attimo di difficoltà sul 4-3; il francese va sullo 0-30, ma l’azzurro non si scompone in minima parte e, più tardi, sul 5-3 guadagna il match point con il passante di rovescio. Un ace chiude la chance, ma se ne apre un’altra, e un incauto serve&volley del transalpino crea le premesse per il passante incrociato di dritto che chiude il match.

Musetti rimane appena sotto il 60% di prime in campo (59%-58%), ma conta e non poco, al di là del 24/30 di punti vinti proprio con la prima, il 14/21 con la seconda. Mai un reale problema, sempre un totale controllo e una grande fiducia nei colpi.

Foto: LaPresse

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