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ATP Pechino, Jannik Sinner impiega quasi 3 ore per battere Evans tra problemi fisici e ribaltoni
Tanta fatica, ma alla fine il successo arriva. Jannik Sinner si prende la vittoria al debutto nell’ATP 500 di Pechino, battendo un brutto cliente come il britannico Daniel Evans con il punteggio di 6-4 6-7 6-3 in quasi tre ore; una sfida che sembrava chiusa agilmente già in due frazioni, ma con l’azzurro che, complice un passaggio a vuoto, si complica maledettamente la vita rischiando anche di farsi male. Ma alla fine arriva il successo e il fisico è integro
Entrambi provano a mettere sul piatto le proprie carte migliori in avvio di partita. Evans punta molto sulla propria mobilità, nel coprire il campo in pochi attimi e cucirsi subito alla rete per usufruire del suo serve and volley. Ma il britannico non può nulla quando Jannik riesce a far viaggiare la sua palla da fondo, l’azzurro tocca punte di velocità davvero insostenibili. Bisogna attendere solo il momento dell’attacco: è il quinto gioco, in cui l’azzurro usufruisce anche di due errori marchiani del suo avversario per volare sul 4-2 e mandare in porto la frazione senza troppi affanni.
Lo schema di Sinner è chiaro come il sole: insistere con il dritto sul rovescio avversario, mandarlo fuori dal campo per poi colpire dall’altra parte. Ed è proprio con due scambi su questo tenore che il numero 7 al mondo si costruisce l’opportunità di break nel terzo gioco, concretizzata grazie ad una risposta profondissima sui piedi di Evans. Il gioco successivo è quello più difficile, anche a causa di un paio di dritti steccati l’azzurro si trova a dover cancellare la prima palla break della sua partita grazie ad uno smash difficile.
Ma quando sembra finita, Jannik si fa praticamente il break da solo. Quattro errori dell’azzurro che riapre una partita chiusa ed Evans non si fa pregare, andando poi a giocare un tie break da applausi e portando al terzo la partita. Che sembra complicarsi ancor di più quando dopo uno smash atterra male su una coscia all’inizio della frazione decisiva, ma arriva invece il sussulto del campione. Game in risposta giocato divinamente e 3-0 in favore dell’azzurro, che però deve subire ancora il ritorno di Evans. Che con tante variazioni ed un paio di nastri che gli girano a favore, riesce anche a recuperare il break di margine. La svolta è l’ottavo gioco, lunghissimo e drammatico. Tra un Sinner acciaccato e che rischia di farsi anche molto male scivolando su un recupero ed un Evans sempre più nervoso a causa del serbatoio che tende alla riserva, arrivano un paio di scambi di gran classe dell’azzurro, che si porta a casa il break decisivo e la partita, chiudendo con il servizio a zero.
Per Jannik, che ora affronterà uno tra la wildcard giapponese Jungcheng Shang ed il giapponese Yoshihito Nishioka, ci sono 11 ace con il 67% di resa con la prima ed il 62% con la seconda. Gran divario tra vincenti e non forzati, 39-13 il suo score rispetto al 23-13 di Evans.
Foto: LaPresse