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Boxe: è morto Luigi Minchillo. Sfidò Duran e Leonard, fu campione ai Giochi del Mediterraneo 1975

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Saluta questo mondo Luigi Minchillo. Il pugile di San Paolo Civitate è morto oggi a Pesaro, vittima di un infarto all’età di 68 anni. Nella sua esistenza terrena è stato uno dei maggiori rappresentanti della boxe italiana a cavallo tra gli Anni ’70 e ’80, prima tra i dilettanti e poi tra i professionisti.

Da junior incontrò Ray “Sugar” Leonard, che è semplicemente storia dei pesi welter; fu lui l’unico a mandarlo KO in tutta la carriera: accadde il 27 luglio 1973 a Roccamonfina, alla prima ripresa. E non fu il solo grandissimo con il quale si confrontò.

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Prima, però, passò dai traguardi dilettantistici: prima Campione d’Italia, poi campione (ma nei medi) ai Giochi del Mediterraneo di Algeri, quindi facente parte della spedizione olimpica di Montreal 1976, dove Reinhard Skricek, al tempo tedesco dell’Ovest, lo sconfisse ai punti (e poi colse il bronzo; Leonard fu oro, ma nei superleggeri).

Da professionista, passato sotto la Totip di Umberto Branchini, vinse i primi 17 incontri in carriera e, nel 1979, divenne Campione d’Italia superwelter. Nel 1981 fece di più: superando il francese Louis Acariès si laureò Campione d’Europa e, il 26 settembre, rimase in piedi contro Roberto Duran al Caesars Palace di Las Vegas. Del 1984 fu la prima chance di combattere per il titolo mondiale WBC a Detroit, contro Thomas Hearns; l’americano vinse con verdetto unanime dopo un combattimento violentissimo. A Milano, però, ebbe l’obiettivo, in chiave WBA, ancora più vicino: con il giamaicano Mike McCallum arrivò fino alla 13a ripresa, dove giunse il KO tecnico.

Foto: FPI

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