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Che gesto ha fatto Osimhen? Cosa significa il “2” e la polemica per la sostituzione

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Turbolenze in casa Napoli. Il viaggio iniziato iniziato in estate con alla guida Rudi Garcia, ha già preso una rotta complicata: e quando le polemiche partono dagli stessi giocatori in campo, per giunta quelli che hanno trascinato gli azzurri alla conquista dello Scudetto lo scorso anno, qualcosa non va. Già nella sfida pareggiata contro il Genoa al Ferraris c’era stata una prima avvisaglia: all’89’ intatti, il mister aveva deciso di sostituire Kvaratskhelia con Zerbin.

NAPOLI: IL DISAPPUNTO DI OSIMHEN E IL GESTO RIVOLTO A GARCIA

Mossa che, in realtà, non era piaciuta al georgiano che, per far notare il proprio disappunto, aveva fatto intendere attraverso un gesto con le mani “ma perché questo cambio”. A poco più di una settimana da quell’incontro, il Napoli, ha nuovamente pareggiato; questa volta però, al Dall’Ara contro il Bologna 0-0 e con una ghiottissima occasione dal dischetto non sfruttata però da Victor Osimhen. Proprio il bomber nigeriano al minuto numero 86′ è stato sostituito da Garcia per favorire l’ingresso di Simeone.

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Lo stesso Osimhen durante il cambio, rivolto verso il tecnico degli azzurri, ha fatto un segno chiaro, il segno del “due” con le dita. Il significato? Avrebbe preferito o comunque caldamente consigliato all’allenatore, l’impiego di due punte piuttosto che essere sostituito. L’intento dell’attaccante era dunque quello di aumentare il potenziale offensivo negli ultimi minuti: Garcia, non dello stesso avviso, aveva però già scelto. Vedremo se dunque questa frattura, se queste divergenze tra giocatori e mister verranno sanate o diventeranno ancora più profonde nel corso delle prossime giornate.

Foto: LaPresse

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