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Chi sono i difensori titolari dell’Italia? Le opzioni di Spalletti per le qualificazioni agli Europei

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L’Italia è pronta ad aprire un nuovo capitolo con Luciano Spalletti alla guida. Il tecnico di Certaldo inizia subito in medias res, con due partite valide per le qualificazioni al prossimo Europeo del 2024, e ha già diramato la sua lista di convocati per le sfide a Macedonia del Nord e Ucraina. Anche in difesa, così come nel centrocampo, c’è aria di rinnovamento.

Partiamo dai centrali difensivi, con una sola conferma rispetto all’ultimo impegno ufficiale, la fase finale dell’ultima Nations League. L’unico superstite è Alessandro Bastoni, su cui potrebbe basarsi la coppia centrale nel futuro 4-3-3 azzurro. Ma tra i convocati, tutti sembrano avere le carte pr giocarsela, a partire da Alessio Romagnoli, rispolverato lo scorso marzo a Malta e rigenerato dalla cura Sarri nella Lazio. Con lui, il compagno di merende Nicolò Casale, alla prima chiamata in carriera, il reintegro di Gianluca Mancini dopo più di un anno (dal 5-2 con la Germania) e Giorgio Scalvini, il più futuribile ma sempre con l’equivoco della sua abitudine di giocare a tre. Ballottaggi comunque serrati.

A destra sembra non esserci storia: il titolare è Giovanni Di Lorenzo. Il terzino del Napoli potrebbe addirittura ricoprire il ruolo di capitano nella prima reincarnazione azzurra del suo vecchio allenatore, per qualità tecniche ed umane. Alle sue spalle fa di nuovo capolino Matteo Darmian, che ha raggiunto una nuova giovinezza da braccetto di destra all’Inter ma ancora capace di fare bene anche nella posizione di esterno difensivo.

Tre uomini invece per la corsia mancina, con un uomo che sembra in vantaggio sugli altri. L’abilità tecnica di Federico Dimarco sembra essere cucita perfettamente per il 4-3-3 di Spalletti, che nel suo Napoli ha reso Mario Rui un elemento imprescindibile proprio per la sua capacità di trattare il pallone. Caratteristiche che l’esterno a tutta fascia dell’Inter ha, anche in maniera superiore rispetto al portoghese: c’è da capire la sua adattabilità nel ruolo di terzino puro, ma è lui a partire avanti. Alle sue spalle Cristiano Biraghi e Leonardo Spinazzola a battagliare per il ruolo di backup, in attesa di Destiny Udogie ancora aggregato all’Under 21.

Riassumendo, la prima Italia di Luciano Spalletti sembra basarsi, almeno sugli esterni, su Di Lorenzo e Dimarco. Più dubbi sulla coppia di centrali: sembra difficile affiancare Bastoni e Romagnoli, entrambi di piede sinistro, quindi entrano direttamente in competizione con il giocatore dell’Inter leggermente in vantaggio per la sua capacità di agire da regista difensivo. Ad affiancarlo candidatura forte per Scalvini, con Casale e Mancini più indietro nelle gerarchie.

Foto: LaPresse

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