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Coppa Davis 2023, Corrado Barazzutti: “Incomprensibile la convocazione di Vavassori, ora servono due vittorie!”
Oggi, alle ore 15.00, la Unipol Arena di Bologna sarà teatro del secondo incontro del Gruppo A della fase a gironi delle Finali di Coppa Davis 2023 tra Italia e Cile. Gli azzurri, capitanati da Filippo Volandri, sono usciti sconfitti in maniera netta e sorprendente contro il Canada (0-3) all’esordio.
Dal momento che i canadesi sono stati in grado di replicare ieri contro la Svezia, c’è la necessità di imporsi contro i cileni e possibilmente farlo in maniera chiara (3-0). Non sarà semplice per la condizione non eccellente della squadra italiana, come si è evidenziato nella prima sfida e invece la buona forma degli avversari, in particolare il singolarista n.1, Nicolas Jarry.
A pronunciarsi circa quanto accaduto e accadrà è stato Corrado Barazzutti, al centro delle polemiche in avvicinamento all’appuntamento per l’esclusione di Fabio Fognini dal roster dei convocati e i riferimenti di Volandri indiretti rispetto alla gestione del ligure quando era capitano non giocatore.
“La sconfitta contro il Canada è la dimostrazione che la Coppa Davis è diversa da un normale torneo di tennis. Gli incidenti di percorso le battute d’arresto a sorpresa ci sono spesso e purtroppo è capitato a noi. Bisogna fare i complimenti ai ragazzi canadesi che hanno giocato davvero bene“, ha analizzato Barazzutti all’Adnkronos.
Perplessità da parte dell’ex capitano restano sulla scelta di chiamare un giocatore infortunato come Andrea Vavassori: “La cosa che a me sembra incomprensibile è la convocazione di un giocatore come Vavassori che è infortunato e non ha potuto giocare il doppio e non si sa se contro Cile e Svezia potrà giocare“. Il piemontese, tra l’altro, è stato inserito nell’elenco a discapito proprio di Fognini.
“Ora non fasciamoci la testa perché non tutto è perduto. Servono due vittorie contro i sudamericani e gli scandinavi e soprattutto i cileni sono forti ma lo sono anche i nostri e ce la possono benissimo fare“, ha concluso Barazzutti.
Foto: LaPresse