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Coppa Davis 2023, i precedenti tra Italia e Canada. C’è il ricordo della semifinale 2022

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Lorenzo Sonego, Denis Shapovalov

Nella pur lunga storia della Coppa Davis, i precedenti tra Italia e Canada si contano letteralmente sulle dita di una mano. Sono infatti tre, e corrispondono all’ascesa del Paese nordamericano. Prima degli ultimi 13 anni, infatti, dalla terra canadese era arrivato ben poco: qualche segnale nelle edizioni del primo ‘900, un primo turno del Gruppo Mondiale 1992 in cui Daniel Nestor sconfisse a sorpresa Stefan Edberg senza che per questo il Canada riuscisse a battere la Svezia.

Diventata forte ed entrata stabilmente nel World Group dal 2012, per restarci, la selezione canadese si trovò davanti per la prima volta l’Italia nel 2013, nei quarti di finale. Si giocava a Vancouver: erano gli anni in cui Milos Raonic disponeva benissimo del suo potenziale soprattutto da fondo e Vasek Pospisil era in ascesa in singolare. Proprio quest’ultimo fu battuto in rimonta da Andreas Seppi in cinque set, mentre a Raonic toccò battere Fabio Fognini in tre parziali. Fu decisivo il doppio, una battaglia furiosa in cui il ligure, insieme a Daniele Bracciali, lottò contro Nestor e Pospisil fino al 15-13 a favore dei canadesi nel set decisivo, che al tempo era ancora il quinto. Divenne subito chiaro a tutti che sarebbe stato complesso per Seppi battere Raonic su una superficie favorevole a quest’ultimo. E l’esito rispecchiò la previsione: 6-4 6-4 3-6 7-5 per il futuro finalista di Wimbledon (nel 2016).

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Da allora, le due selezioni hanno giocato l’una contro l’altra solo in Spagna, a testimonianza di come il nuovo format di ideazione ITF-Kosmos abbia generato un’ampia stortura. In particolare, nella fase a gironi del 2019 le questioni furono legate a incontri che, programmati su tre campi, finivano inevitabilmente per dilatare il programma fino a ore assurde. In questo quadro si affrontarono Fognini e Pospisil, nel frattempo passato da tutta una serie di incostanze e un infortunio alla schiena: il canadese vinse per 7-6(5) 7-5. Fu poi la volta di Matteo Berrettini che non riuscì a spezzare l’equilibrio con Denis Shapovalov e perse in tre tie-break. A quel punto il doppio contava comunque, per una serie di questioni legate alle classifiche dei gironi a tre, e Berrettini/Fognini batterono Pospisil/Shapovalov in tre parziali. Il Canada arrivò in finale, l’Italia finì ai gironi.

Storia recente è invece quella della semifinale 2022, con trasferimento di luogo da Madrid a Malaga. L’Italia era in mano ai due Lorenzo, Sonego e Musetti. L’uno tirò fuori il secondo match importante della settimana (il primo fu contro Tiafoe) e superò Shapovalov in tre set. L’altro dovette cedere a Felix Auger-Aliassime, dimostratosi in ottima forma. A quel punto venne il doppio, e tra chiacchiere che non si sono mai spente accanto a Fognini fu mandato in campo Berrettini, ancora non ripreso del tutto dai problemi fisici che si trascinava dall’ATP 250 di Napoli. Dall’altra parte Auger-Aliassime e Pospisil fecero bene il loro, vincendo 7-6(2) 7-5 e dando ai canadesi la seconda finale della storia, che avrebbe portato al primo successo in Davis di sempre.

Foto: LaPresse

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