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Coppa Davis 2023: l’Italia passa dalla debacle alla qualificazione, aspettando ora Sinner e Berrettini

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Si è chiusa con il lieto fine la pazza tre giorni dell’Italia in Coppa Davis. La squadra di Filippo Volandri è arrivata ad un passo da una clamorosa eliminazione e da una debacle che era veramente difficile da ipotizzare. Però in qualche modo l’obiettivo è stato centrato e la qualificazione alle finali di Malaga è arrivata. Un traguardo comunque importante, visto che nel cammino tante nazionali di valore (per esempio Spagna e Stati Uniti) si sono clamorosamente smarrite.

I quattro match point annullati da Lorenzo Sonego nel match contro Nicolas Jarry sono certamente il momento di maggior tensione che tutto il gruppo azzurro ha vissuto in quel di Bologna. Perdere quel match avrebbe probabilmente cambiato tutti gli scenari, anche quello della sfida tra Canada e Cile.

L’Italia ha veramente rischiato l’eliminazione, complice una prima giornata semplicemente disastrosa, con lo 0-3 contro i canadesi totalmente inaspettato. Le sconfitte di Lorenzo Musetti e Lorenzo Sonego sono inaccettabili, nonostante le buone prove dei loro avversari, dotati comunque di una classifica decisamente inferiore ai due azzurri. La sconfitta nel doppio ha poi completato il disastro, ma almeno ha permesso a Matteo Arnaldi di fare il suo esordio in nazionale. 

Sicuramente il ligure è stato la notizia migliore di questa tre giorni. Una prima volta in azzurro di grandissima personalità per il nativo di Sanremo, catapultato a giocare un singolare di rara importanza contro Garin. La sicura tensione del primo set è stata scacciata via poi da una prestazione decisamente autorevole. Anche contro la Svezia nessun problema contro Leo Borg, con il punto che ha dato direttamente l’accesso alle finali alla squadra azzurra.

Da Arnaldi a Lorenzo Sonego, che ancora una volta ha dimostrato di avere una doppia personalità in Coppa Davis. Quando è nettamente favorito il piemontese probabilmente risente della pressione e diventa un giocatore che può davvero perdere contro chiunque; mentre quando è chiamato all’impresa ecco che si trasforma e viene fuori il guerriero, quello che si è visto contro Garin, con quei quattro match point annullati.

Una settimana di Davis molto complicata, invece, per Lorenzo Musetti. Partito da numero uno e finito come riserva in singolare dopo la sconfitta con Diallo. Il toscano non si è assolutamente trovato con la superficie veloce di Bologna, confermando di non attraversare un buon momento, visto che era reduce dall’eliminazione al primo turno degli US Open. Certamente non va dimenticata la vittoria in doppio con Sonego contro il Cile, dove comunque la reazione di grinta e carattere c’è stata.

Ma che Italia sarà a Novembre alle finali di Malaga? Una domanda a cui attualmente è difficile dare una risposta. Ieri il presidente Binaghi si è detto molto fiducioso sulla presenza di Jannik Sinner ed è chiaro come le prospettive della squadra azzurra possano cambiare con il numero sette del mondo. In singolare Sinner partirebbe favorito praticamente con ogni giocatore, tranne nel caso di un incrocio con la Serbia di Novak Djokovic, che pare intenzionato a mettersi in bacheca anche questo trofeo. Sull’assenza dell’altoatesino in questa settimana si è detto tantissimo, scritto ancora di più e le polemiche sono state veramente moltissime. Binaghi ha gettato acqua sul fuoco, parlando di un rapporto di grande collaborazione tra la federazione, Sinner, il capitano Filippo Volandri e lo staff del giocatore. Una rinuncia che era stata accettata dall’ambiente della nazionale, forse convinto di vivere comunque serenamente questa settimana.

Chi a Bologna c’è stato, ma senza giocare è Matteo Berrettini. Il romano ha dimostrato di avere un rapporto davvero speciale con la Coppa Davis ed è venuto a supportare la squadra nel momento di maggior bisogno dopo il tracollo con il Canada. Un gesto che sicuramente non può passare indifferente e che fa capire quanto Matteo tenga alla maglia azzurra e che farà di tutto per essere presente a Malaga. Un Berrettini sano potrebbe essere davvero l’arma vincente per l’Italia.

L’ultimo grande dubbio in vista di Malaga ha un nome ed un cognome preciso, Fabio Fognini. Il ligure ha preso malissimo l’esclusione dalla squadra di questa settimana, attaccando duramente Filippo Volandri. Sono poi anche intervenuti il padre di Fabio e soprattutto Corrado Barazzutti, ex capitano di Davis e che ora segue personalmente lo stesso Fognini. Anche su questo tema il presidente Binaghi ha detto che si troverà una soluzione. Fognini è un uomo Davis e il suo carisma alle finali potrebbe essere utile, anche in un eventuale doppio decisivo.

Chiaramente l’Italia si presenterà a Malaga come una delle nazionali da battere e tra le favorite per vincere la Coppa Davis, ma questa settimana ha lasciato degli insegnamenti importanti. Nulla è scontato e tutto bisogna guadagnarselo. Infortuni ed eventuali rinunce potrebbero cambiare ancora tutto, ma dopo aver visto l’eliminazione vicinissima, la squadra azzurra si è regalata una speranza ed ora vuole continuare a sognare.

FOTO: LaPresse

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