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Coppa Davis 2023, Matteo Berrettini: “Voglio essere a Malaga, mi sto riprendendo bene dall’infortunio”
E’ terminata con il sorriso l’avventura dell’Ital-tennis all’Unipol Arena di Bologna. Dopo un inizio molto difficile, con il ko 0-3 contro il Canada, gli azzurri di Filippo Volandri sono riusciti a compattarsi e nelle difficoltà sono venuti fuori. Le vittorie successive contro il Cile (3-0) e la Svezia (2-1) hanno permesso alla formazione tricolore di qualificarsi ai quarti di finale delle Finals di Coppa Davis 2023 e con la possibilità di avere a disposizione, si spera, la formazione migliore.
In questo contesto, Matteo Berrettini ha fatto sentire la sua presenza. Il giocatore romano non ha potuto dare il suo contributo in campo, per via dell’infortunio alla caviglia subìto nel secondo turno degli US Open. Tuttavia, Matteo ha voluto esserci per far sentire la sua presenza, a supporto dei propri compagni da vero uomo squadra.
“La ripresa sta andando bene. Come avevo comunicato, il mio infortunio è meno grave del previsto, fortunatamente o sfortunatamente ne ho avute tante di queste distorsioni e so quale sia il processo che mi aspetta. Sto meglio, dopo tutto quello che è successo quest’anno mi sentivo più infortunato dentro che fuori. Ho dovuto recuperare soprattutto da questo punto di vista e devo dire che questi giorni a Bologna mi hanno aiutato molto a ritrovare le giuste sensazioni. Il pensiero di essere a Malaga è una motivazione in più“, ha raccontato Berrettini ai microfoni di Sky Sport.
“Da quando ero bambino, ho sempre visto la Davis come una competizione nella quale la squadra va a trionfare, riuscendo a creare un gruppo molto forte. E’ quello che ci siamo detti con Volandri e i ragazzi e stiamo provando a fare. Non importa chi gioca, necessario essere compatti per unico obiettivo. Devo essere egoista, sono venuto qui anche per me e sentire quell’energia positiva. Uno stimolo per giocare a Malaga e recuperare ancora più in fretta“, ha ammesso il tennista nostrano.
“In generale, dalle difficoltà si esce sempre più forti se le si affronta in maniera giusta. E’ quello che mi sono sempre detto, a un certo punto magari sono diventate tante e sono andato un po’ troppo giù. Se pensiamo al Canada dell’anno scorso che ha vinto da ripescato, credo che quest’anno la Davis non è cominciata bene per noi qui a Bologna, ma poi ci siamo qualificati. E ora sappiamo tutti che siamo una squadra molto pericolosa“, ha concluso il nostro portacolori.
Foto: LaPresse