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Coppa Davis 2023, Pietrangeli tuona contro Sinner: “Andrebbe squalificato un anno. La Nazionale è un onore”
La decisione di Jannik Sinner di non prendere parte alla fase a gironi delle Finali di Coppa Davis a Bologna fa discutere. L’altoatesino, in un primo momento, aveva dato disponibilità a giocare nella settimana del 12-17 settembre con la maglia azzurra, nelle sfide contro Canada, Svezia e Cile. C’è stato poi un ripensamento, reso noto oggi con un messaggio sui social.
Un post nel quale Jannik ha spiegato di non aver recuperato a pieno dagli sforzi dei tornei americani e quindi di non poter prendere parte alla competizione a squadre più famosa del tennis. Una presa di posizione avallata dal capitano non giocatore, Filippo Volandri, che però delle polemiche le sta avendo tra gli appassionati e anche tra gli addetti ai lavori.
Tra questi, Nicola Pietrangeli, icona del tennis nostrano, si è espresso in maniera categorica all’ANSA: “Non voglio entrare nel merito della vicenda Sinner, parlo in generale; e dico che rappresentare il proprio Paese è il massimo dell’aspirazione di uno sportivo, è un onore comunque, a prescindere dal risultato. Chi rifiuta per poi andare a giocare un torneo altrove, andrebbe squalificato“.
Il due volte vincitore del Roland Garros, che vinse la Coppa Davis da capitano non giocatore nel ’76, unica Insalatiera della storia del nostro Paese, ha aggiunto: “Se uno rifiuta perché sta male per carità, ma chi rifiuta per poi andare a giocare un torneo altrove, allora la Federazione dovrebbe squalificarlo per un anno almeno“, le parole incisive di Pietrangeli.
“Se non sei fiero di giocare per il tuo Paese fatti fare un certificato medico fasullo, è una questione di coscienza. Oppure, non ti va perché hai paura di perdere o per le responsabilità? Non è detto che devi per forza vincere, ma ci devi provare. E non vanno trovate scuse o alibi, ma non sto facendo un nome in particolare in questo caso, parlo in generale, sia ben chiaro“, ha concluso l’ex campione.
Foto: LaPresse