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Coppa Davis, con Berrettini è un’altra Italia. Supporto morale e anche tecnico. La squadra lo ama

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Una presenza che si è fatta sentire. Matteo Berrettini ha deciso di esserci a Bologna, al fianco dei suoi compagni di Nazionale nella classica partita dentro-fuori. La sfida tra Italia e Cile, valida per la fase a gironi delle Finali di Coppa Davis 2023 doveva essere vinta dagli azzurri e lo si è fatto in maniera autorevole. Il 3-0, frutto dei successi di Matteo Arnaldi e di Lorenzo Sonego nei singolari e dello stesso Sonego e di Lorenzo Musetti in doppio, ha dato l’opportunità al Bel Paese di credere ancora alla qualificazione per i quarti di finale a Malaga.

Certo, il brutto 0-3 dell’esordio contro il Canada ha posto in una condizione di grande difficoltà la selezione tricolore, considerando che non del tutto il destino sarà nelle mani dell’Italia. Se oggi, infatti, il Cile dovesse battere il Canada 3-0 non ci sarebbe più nulla da fare per gli azzurri, impegnati domani contro la Svezia.

Tuttavia, resta il fatto che Berrettini con il suo esserci sia stato utile emotivamente e tecnicamente, rendendosi disponibile nel corso dei cambi di campo ieri a fornire dei consigli sul modo di giocare contro l’avversario. Una partecipazione che descrive in maniera chiara quanto Matteo ci tenga a questa competizione, che non l’ha visto in campo solo per quello sciagurato infortunio alla caviglia nel secondo turno degli US Open.

L’attaccamento alla maglia del romano si era compreso anche l’anno scorso nelle Finali di Malaga, quando forse si andò anche oltre mettendolo in campo non al top nel doppio con Fabio Fognini. Ieri si è vista un’altra Italia e i meriti del classe ’96 ci sono. Si spera che domani si possa giovare ancora della sua presenza, affrontando gli svedesi con qualcosa di importante in palio.

Foto: LaPresse

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