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Coppa Davis, Italia spalle al muro: il Cile di Jarry fa paura. E batterlo potrebbe non bastare

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L’Italia entra potenzialmente nella spirale della paura. Una sconfitta brutta ed inaspettata per la selezione di Filippo Volandri, che deve leccarsi le ferite dopo che i misconosciuti Alexis Galernau e Gabriel Diallo hanno fatto a fette i ben più quotati Lorenzo Sonego e Lorenzo Musetti, ponendo gli azzurri ad un match da dentro o fuori contro il Cile il prossimo venerdì alla Unipol Arena.

I sudamericani sono una selezione che non possono assolutamente essere sottovalutata. La squadra di Nicolas Massu ha assolto il suo compito contro la Svezia, battuta con un comodo 3-0, e ha due singolaristi da rispettare. In primis Nicolas Jarry, tornato ormai ai confini della top 20 con un gioco solido e ad un servizio bomba; dietro di lui Cristian Garin, caduto un po’ in disgrazia ma che se becca la giornata giusta può ricordarsi di essere stato un top 20, ed un doppio che appare affiatato con Alejandro Tabilo e Tomas Barrios Vela. 

L’Italia ora è costretta alla vittoria contro i sudamericani per poter riaccendere le speranze di qualificazione, e potrebbe anche non bastare. Esiste la concreta possibilità che tre squadre possano ritrovarsi con due vittorie ed una sconfitta in classifica, se l’Italia facesse il suo dovere con Cile e Svezia e i sudamericani riuscissero a battere il Canada, ponendo che i nordamericani superino gli svedesi.

In questo caso, entrerebbe in gioco la classifica avulsa. Si andrebbero a vedere prima il numero di partite vinte, nel caso di numero pari il numero di set vinti, per poi andare sui game vinti e la posizione nel ranking per nazioni come ultima discriminante. L’Italia dunque deve vincere il più possibile e sperare per il meglio. A partire dal doppio con il Canada.

Foto: LaPresse

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