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Coppa Davis, le polemiche non hanno aiutato l’Italia. La sconfitta con il Canada stupisce sino ad un certo punto

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Un vero e proprio disastro sportivo alla Unipol Arena di Bologna. La Nazionale italiana di Coppa Davis è uscita sconfitta dal primo incontro del Gruppo A della fase a gironi delle Finali. Nei due singolari Lorenzo Sonego e Lorenzo Musetti sono stati sconfitti da Alexis Galarneau (n.200 ATP) e da Gabriel Diallo (n.158 del ranking), senza vincere alcun set e non mettendo in mostra il proprio miglior tennis.

Due battute d’arresto molto pesanti che potrebbero costare una clamorosa eliminazione del Bel Paese, che venerdì dovrà affrontare un Cile molto temibile e domenica 17 settembre la Svezia. Bisognerà vincere e fare i conti, tenendo conto anche di quante partite si è riusciti a conquistare, ma ora come ora c’è anche da chiedersi come è possibile che due giocatori di livello assoluto, come Sonego e Musetti, abbiano reso in questo modo.

Probabilmente, il tutto è da ricercare nel modo in cui si è avvicinati a questa competizione. La gestione del capitano non giocatore, Filippo Volandri, non ha convinto e, anzi, ha creato ulteriore tensione, visto quanto detto in risposta a Fabio Fognini, escluso DOC di questa settimana di Coppa Davis, e anche indirettamente a Corrado Barazzutti. L’ex giocatore toscano aveva affermato, in risposta a Fabio molto critico per questa decisione, che avrebbe agito nei suoi confronti in maniera non accondiscendente come nel caso di Barazzutti, quando appunto era lui a essere il capitano.

Sono volati gli stracci, come si suol dire, e quanto notato oggi può essere una conseguenza di un gruppo chiaramente deteriorato, considerate anche le assenze di Matteo Berrettini (infortunio) e di Jannik Sinner, che ha detto “No” per recuperare dalle fatiche della trasferta nordamericana. In tutto questo, la chiamata di un Andrea Vavassori non al meglio e un Fognini a casa rappresenta la chiusura del cerchio della negatività.

Foto: LaPresse

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