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Coppa Davis, l’errore a posteriori di Volandri: Sonego recidivo, Arnaldi l’azzurro più in forma

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Filippo Volandri

Una partenza peggiore di quanto non si potesse nel girone di Coppa Davis 2023. L’Italia si ritrova a fare i conti con un inaspettato ko con il Canada, sì campione in carica ma senza i suoi alfieri Felix Auger-Aliassime e Denis Shapovalov. Così, da superfavoriti, Lorenzo Musetti e Lorenzo Sonego sono caduti fragorosamente con due avversari parecchio sotto in classifica come Gabriel Diallo ed Alexis Galernau. Sconfitte che hanno messo a nudo un errore di valutazione del selezionatore Filippo Volandri.

Che, a mente fredda, non riguarda Musetti: il ragazzo di Carrara ha perso sì contro un giocatore sotto di lui di 140 posizioni, ma oltre ad un atteggiamento quantomeno remissivo bisogna riconoscere che il pari età Diallo ha disputato un grandissimo incontro, offrendo poco e nulla sul suo servizio. Ma Sonego, probabilmente condizionato anche da un problema alla coscia, non ha saputo reggere alla pressione di essere il favorito d’obbligo contro Galernau, sprecando un break di vantaggio e due palle set nella prima frazione per poi battere in testa nella seconda.

Non è, purtroppo, la prima volta che il ragazzo di Torino tradisce le attese in Davis. Certo, ha regalato anche gioie inattese, come ad esempio il commovente punto dell’1-0 contro il Canada e Denis Shapovalov lo scorso anno. Ma nel 2021 si fece sopraffare dal semisconosciuto Borna Gojo che divenne l’eroe della Croazia in quella Davis, oppure nel marzo 2022 quando scivolò con Filip Horanski in due set e si ritrovò a combattere oltremodo con il colombiano Nicolas Mejia, mai andato oltre al numero 228 in classifica. Tre occasioni in cui aveva tutte le pressioni dalla sua e non è riuscito a gestirle.

Più che altro, viene da pensare per quale motivo non si è preferito trovare un posticino per Matteo Arnaldi, autore di una spaventosa crescita in questo 2022 e probabilmente il più in forma dei tre singolaristi a disposizione. I suoi ottavi di finale agli US Open, battendo Cameron Norrie ed uscendo dignitosamente con Carlos Alcaraz, sono roba di settimana scorsa e non di mesi e mesi orsono. Al netto di tutte le polemiche di questa settimana, tra il forfait di Sinner e la diatriba con Fabio Fognini, poiché i due singolaristi canadesi rimangono comunque dei giocatori abbordabili. Un errore di valutazione che rischia di costare caro: ora non c’è più spazio per gli errori con Cile e Svezia, e potrebbe anche non bastare.

Foto: LaPresse

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