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Tennis
Coppa Davis, Monaco: “Olanda una rogna pazzesca, non un buon sorteggio. In doppio farei giocare…”
Nella giornata di ieri è uscita un’interessantissima intervista a Nadal, effettuata negli studi di Movistar+. Nella lunga chiacchierata, il campione spagnolo, che è ormai fermo ai box da otto mesi (la sua ultima partita risale al 18 gennaio, quando il classe 1986 perse al secondo turno degli Australian Open contro lo statunitense Mackenzie McDonald) e ci rimarrà sicuramente fino alla fine del 2023, ha raccontato del suo attuale stato di forma e ha poi parlato di molto altro.
Per commentare questa intervista e per parlare anche della Coppa Davis 2023 (competizione che è proseguita settimana scorsa con la fase a gironi e che avrà la fase conclusiva dal 21 al 26 novembre a Malaga, in Spagna), è intervenuto Guido Monaco nel corso di TennisMania, programma condotto da Dario Puppo e andato in onda sul canale Youtube di OA Sport.
Partendo appunto da Nadal, il commentatore di Eurosport ha detto: “L’infortunio allo psoas è stato quello che lo ha convinto a fermarsi e a fare l’intervento. È chiaro che ora si è preso tutti i mesi che servono per presentarsi poi a gennaio competitivo. Poi è chiaro che competitivo può voler dire tutto o niente finché non vai in campo e non testi il fisico. Sicuramente lui vorrà tornare in campo e avere delle possibilità di vincere quantomeno delle partite”.
Monaco ha poi proseguito: “Lui (Nadal, ndr) vuole avere un 2024 che gli permetta di giocare in Australia e poi verificare se avrà delle chance di andare al Roland Garros e successivamente magari chiudere con i Giochi Olimpici, anche se poi in realtà non ha detto che si ritirerà l’anno prossimo. Lui non vuole ritirarsi, ma per ora il suo corpo non gli permette di stare tranquillo. C’è da capire se potrà giocare e poi se riuscirà a fare delle stagioni. Comunque, vista l’attuale situazione, fare delle previsioni ora è del tutto fuori luogo”.
“Per me Nadal è un giocatore ritirato. A mio avviso avrebbe fatto bene a chiudere la carriera dopo i trionfi dell’anno scorso. Lui invece ha voluto andare avanti e adesso vediamo se riuscirà veramente ad avere un finale di carriera da agonista o se avrà semplicemente una breve passerella”, ha in seguito aggiunto Guido.
Sugli infortuni costanti di Nadal, Monaco ha detto: “Durante la carriera Rafa ha sempre spinto al massimo, e questo poi lo ha sempre costretto a fermarsi per diverso tempo. Il suo corpo ha patito molto di più di Djokovic e Federer, ma anche di altri tennisti. Credo che nessuno avvicini tutte le problematiche e tutti i lunghi periodi di stop che ha avuto lui”.
Il focus del discorso si è poi spostato sulla Coppa Davis e il primo argomento è stato il sorteggio delle fasi finali, che ha consegnato all’Italia il quarto di finale contro i Paesi Bassi: “Non sono contento del sorteggio con i Paesi Bassi perché sono una rogna pazzesca. Loro sono molto completi e se Griekspoor, van de Zandschulp e i doppisti, che sono molto forti, staranno bene, sarà molto difficile batterli. Detto ciò, visto che siamo arrivati secondi non possiamo lamentarci di niente”.
Parlando invece delle prestazioni degli azzurri nella fase a gironi di settimana scorsa, Monaco ha affermato: “Mi è piaciuta molto la reazione dell’Italia dopo quella prima giornata da incubo (dove c’è stata la clamorosa sconfitta per 3-0 contro il Canada, ndr). Arnaldi ha avuto un ottimo approccio, non ha fatto una piega anche in Coppa Davis, e Sonego è stato bravissimo a non farsi condizionare dalla cocente delusione del primo giorno. Io continuo a sostenere che lui sia un uomo Davis, capace di esaltarsi e di essere un trascinatore, ma poi ogni tanto incappa in alcune sconfitte incredibili, come successo anche l’anno scorso”.
Ora sarà difficile scegliere gli uomini da portare a Malaga per le fasi finali. Tanto dipenderà ovviamente da come staranno Jannik Sinner e Matteo Berrettini (entrambi assenti a Bologna per la fase a gironi). “Io non credo che avere sia Berrettini che Sinner in campo sia molto credibile – ha affermato Monaco -, quindi sarei molto contento di averne uno dei due al meglio e poi l’altro singolarista potrebbe essere il Sonego visto contro Jarry. Poi ovviamente sappiamo che i livelli sono molto vicini e quindi si può vincere e perdere con tutti. È una competizione molto aperta e l’Italia è una squadra che, se arriva ben preparata, può andare lontano”.
Guido ha infine parlato anche della questione doppio: “Io sono dell’idea che Vavassori e Bolelli vadano portati e possibilmente fatti giocare. A Bologna non mi è piaciuto il fatto che siano scesi in campo sempre dei doppi un po’ strani. Io punterei su Vavassori/Bolelli che quest’anno hanno dato grosse garanzie. Ovviamente non dico questo perché voglio male a Fognini o perché penso che un Fognini al massimo possa rendere meno di Vavassori, ma perché a un certo punto bisogna fare una scelta”.
L’INTERVISTA COMPLETA A GUIDO MONACO
Foto: LaPresse