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Coppa Davis, ora l’Italia non può fare a meno di Arnaldi! Impensabile non farlo giocare contro il Cile

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La prestazione di ieri in doppio di Matteo Arnaldi ha semplicemente confermato una cosa: dei giocatori portati da Filippo Volandri a Bologna in Coppa Davis, il più in forma è lui. E farebbe molto comodo, perché il suo è il momento migliore non solo dell’anno, ma dell’intera carriera.

Il ventiduenne che ha scalato le classifiche fino a entrare nei primi 50 dopo gli ottavi agli US Open non è stato impiegato nel primo match contro il Canada. Avrebbe giocato contro Alexis Galarneau, che ha poi battuto un Lorenzo Sonego decisamente al di sotto dei suoi standard (e non è la prima volta che gli accade quando ha i favori del pronostico a favore in maniera netta). Chiaramente non è assicurato che avrebbe vinto, tuttavia il rendimento recente di New York suggerisce che si sarebbe trovato bene anche su questo veloce dell’Unipol Arena.

Certo, chiaramente qui entrano in gioco anche le ragioni per cui Volandri può aver deciso di non schierarlo, tutte legate a quella che è nota come l’intrinseca difficoltà della prima volta in Davis, specialmente a risultato non acquisito. Solo che, oramai, in questa Coppa, finché non sarà cambiata (e se sarà cambiata: da tenere d’occhio le elezioni ITF del 24 settembre con il duello Haggerty-von Armin), non c’è di fatto più quell’opzione. Quindi si gioca sempre dovendo fare risultato.

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Fatto che, evidentemente, Arnaldi può essere chiamato a compiere già da domani contro il Cile. Le possibili mosse di Volandri sono due. Una è quella del sanremese come singolarista d’apertura contro Cristian Garin, che tutto è meno che in forma (ed è andato vicino a perdere contro Leo Borg, che a livello ATP ha vinto solo contro il connazionale Elias Ymer nel giorno in cui questi aveva saputo della squalifica per doping del fratello Mikael). In seconda battuta, è da capire come verrà valutato l’accoppiamento Musetti-Jarry. In teoria Lorenzo parte leggermente favorito, all’atto pratico il gioco del cileno è un problema per il toscano. E qui, paradossalmente, potrebbe rientrare in gioco Sonego, perché a quel punto si potrebbero creare condizioni che di solito lo esaltano, quelle del non favorito.

In ogni caso, sembra difficile prescindere da Arnaldi in campo nel match d’apertura, per come si sono sviluppate le cose nel mercoledì di Casalecchio di Reno. Se l’Italia vuole riprendersi delle speranze verso Malaga, molto sembrerebbe passare di lì.

Foto: LaPresse

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