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Cosa è successo a Jannik Sinner a Pechino: tra problemi fisici, cadute e raffreddore
Jannik Sinner ha sconfitto Daniel Evans in tre set al primo turno del torneo ATP 500 di Pechino. Il tennista italiano si è imposto con il punteggio di 6-4, 6-7 (2), 6-3 sul cemento della capitale cinese e si è così guadagnato il diritto di proseguire la propria avventura: agli ottavi di finale incrocerà il vincente del confronto tra il cinese Shang e il giapponese Nishioka, con vista su un possibile quarto di finale da disputare contro il danese Holger Rune. Sperando che l’altoatesino possa regolarmente scendere in campo, considerando le molteplici vicissitudini con cui ha dovuto fare i conti nel corso dell’incontro odierno.
Jannik Sinner sembrava in totale controllo del match dopo aver vinto il primo set ed essere stato in vantaggio per 5-4 nella seconda frazione. Sul proprio turno di battuta, quando aveva l’occasione utile per vincere il confronto, l’azzurro è incappato in un passaggio a vuoto e ha concesso il break a zero. Al tie-break ha poi prevalso il britannico e così la partita si è trascinata al terzo set. In avvio della frazione decisiva, però, Jannik Sinner è atterrato in maniera maldestra da uno smash e si è fatto male alla coscia sinistra.
Nonostante l’acciacco, il numero 7 del mondo ha saputo issarsi sul 3-0. Proprio in quel frangente, però, è entrato il fisioterapista per operare un massaggio alla gamba di Sinner, il quale ha richiesto l’intervento dello specialista anche sul 3-2, quando Evans aveva firmato il break. Contestualmente il nostro portacolori si è trovato costretto a fare i conti con un raffreddore sempre più insistente, tanto da richiedere pacchetti di fazzoletti per soffiarsi il naso.
Sinner non demorde e si porta in vantaggio per 4-3. Evans va al servizio e l’ottavo game regala grandi emozioni. Il tennista italiano scivola in un tentativo di recupero, cade a terra, si “sbuccia” leggermente il ginocchio destro, poi ritorna in campo, si inventa un paio di bordate di lusso, opera il break e si issa sul 5-3. Questa volta non si volta indietro e sul suo turno al servizio chiude i conti. Una vera e propria odissea tra cadute, problemi muscolari e raffreddore, ma che si è conclusa con la vittoria.
Foto: Lapresse