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Cosa ha fatto Berardi in Inter-Sassuolo? Tra tacco capolavoro e gol ammazza grandi

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Domenico Berardi

Domenico Berardi è uno di quei giocatori che non ha le cosiddette mezze misure, come la stragrande maggioranza dei talenti purissimi. Può passare da prestazioni anonime, infarcite di imprecisioni e nervose a vere e proprie “lectio magistralis” come accaduto nel breve volgere di tre giorni contro Juventus e Inter. Non propriamente le due ultime squadre del lotto.

Sabato scorso il numero 10 di origine calabrese aveva incantato contro i bianconeri, andando anche a segno con la rete del 2-1, prima della prestazione di livello ancor più elevato di ieri sera a San Siro. Quando tutto sembrava portare verso il sesto successo iniziale consecutivo dei nerazzurri (gol dell’1-0 di Dumfries in chiusura di prima frazione), il secondo tempo si è tinto di nero-verde. Domenico Berardi, schierato come sempre sul lato destro dell’attacco della squadra allenata da mister Alessio Dionisi, ha fatto impazzire la retroguardia interista.

Già nel primo tempo il nativo di Cariati aveva mandato in porta Toljan con un pregevole colpo di tacco, quindi ha ripetuto la stessa cosa con Bajrami al minuto 54′. Passaggio filtrante con il contagiri che taglia a fette la difesa di mister Simone Inzaghi con l’albanese che piegava le mani d Sommer per l’1-1 con una conclusione secca sul primo palo. Passano altri 9 minuti e la serata di Domenico Berardi si impreziosisce di un gol sensazionale.

Il fantasista riceve palla sull’out di destra, si accentra, salta un avversario e scaglia in porta un vero e proprio tracciante. Un interno sinistro a giro che si va a insaccare sul secondo palo, con Sommer che fa da spettatore non pagante. Il 2-1 che decide l’incontro. La versione “ingiocabile” del classe 1994. Quando è in serate simili è davvero inarrestabile, alternando giocate di qualità superiore a gol. Tanti. 117 da quanto è in Serie A. Numeri impressionanti per un giocatore che ha raggiunto la maturità calcistica e che sembra davvero pronto per un’altra annata da protagonista assoluto. Le sirene della Juventus in direzione di gennaio sono ancora dietro l’angolo. Un aspetto da non dimenticare assolutamente.

Foto: LaPresse

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