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Formula 1
F1, a chi la vittoria nel GP Giappone 2023? La Red Bull per l’onore e il prestigio. La Ferrari corre a cuor leggero, mentre Mercedes…
La Formula Uno non si ferma e va a completare il proprio double header dell’Estremo Oriente. Archiviato il GP di Singapore, ci si sposta nella più settentrionale Suzuka, dove il 24 settembre andrà in scena il Gran Premio del Giappone. Sono tanti i temi di una gara alla quale si arriva dopo il palpitante finale di Marina Bay che ha incoronato Carlos Sainz. I riflettori saranno puntati sui Big-Three, Red Bull, Ferrari e Mercedes, seppur per ragioni molto differenti.
Il Drink Team ha visto sfumare la possibilità di completare la “Stagione Perfetta”, trovandosi costretto a incassare la prima (sonora) sconfitta del 2023. Nei prossimi giorni si corre, però, in casa della Honda. È quindi doveroso, per chi ha dominato la scena da Sakhir a Monza, mettere Singapore tra parentesi e ricominciare a vincere. Peraltro, la conquista matematica del Mondiale costruttori è alla portata. Chiudere aritmeticamente i conti domenica è una questione di prestigio e d’onore, concetti particolarmente sentiti soprattutto nella terra del Sol Levante. Il circuito cittadino della città-stato equatoriale ha affondato la RB19. Suzuka, pista ben più canonica e variegata, dovrebbe viceversa esaltare le caratteristiche della creatura di Adrian Newey.
Al riguardo, c’è grande attesa attorno alle performance del Cavallino Rampante, protagonista sia nel GP d’Italia che in quello di Singapore. Si tratta di due contesti estremi, seppur agli antipodi, mentre quello nipponico richiede la capacità di scendere a compromessi in termini di assetto. Una dinamica nella quale la SF-23 non ha mai eccelso. Sulla carta, la Scuderia di Maranello farà molta più fatica a lottare per il successo. Dovesse accadere il contrario, sarebbe una gradita sorpresa. Quantomeno l’animo ferrarista ha scacciato lo spettro di “andare in bianco” e chiudere la stagione senza affermazioni. Da qui a novembre si può correre a cuor leggero.
A proposito, il cerino adesso passa nelle mani della Mercedes. Le Rosse hanno vinto, il loro sigillo lo hanno apposto. Potrebbe essere unico ed estemporaneo, ma comunque rimarrà. La Casa di Stoccarda è invece ancora a bocca asciutta. L’occasione di Marina Bay è andata in fumo e non è detto ve ne possa essere un’altra. Le Frecce d’Argento, siano esse tali di nome o di fatto, non fanno cilecca dall’ormai lontano 2011. Al di là delle tante stagioni dominate, nelle meno soddisfacenti annate 2012, 2013 e 2022 almeno un GP è comunque stato artigliato. Ci sarà possibilità di fare altrettanto da qui ad Abu Dhabi, oppure Mercedes resterà senza seggiola quando la musica finirà? Adesso è solo la struttura diretta da Toto Wolff, tra i tre top team, a rischiare di restare con un palmo di naso… Sarebbe uno smacco, soprattutto alla luce del fatto che è stata Ferrari a liquefare la “Perfect Season” di Red Bull.
Foto: La Presse