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Formula 1
F1, Fernando Alonso può compiere due imprese titaniche in un colpo solo. Il suo 2023 sarà memorabile?
La rincorsa di Fernando Alonso al podio nel Mondiale piloti è, verosimilmente, l’argomento più forte di fine 2023. Lo spagnolo occupa attualmente la terza posizione nella classifica iridata con 6 punti di vantaggio su Lewis Hamilton. Decisamente più lontani i due ferraristi (Carlos Sainz scrive -53, Charles Leclerc è a -63) e George Russell (-65). L’impressione è che per Nando non sarà facile contenere il ritorno del britannico, il quale da Silverstone in poi è arrivato davanti all’iberico quattro volte su cinque, recuperandogli 19 lunghezze.
Cionondimeno, l’asturiano non è certo disposto ad arrendersi. Non lo ha mai fatto in tutta la sua carriera, palesando lo spirito irriducibile di tanti sportivi che provengono dalla Spagna. Peraltro, l’inossidabile pilota di Oviedo sa bene che un’occasione del genere potrebbe non capitargli mai più. Come se non bastasse, un eventuale terzo posto nel Mondiale sarebbe un traguardo memorabile. Andiamo a vedere perché.
In primo luogo, per il fatto di guidare un’Aston Martin, ovvero per un team che non appartiene al novero dei Big Three (Red Bull, Mercedes, Ferrari) che da tempo domina la scena della F1. Qual è stato l’ultimo pilota alieno al suddetto terzetto ad aver chiuso un Mondiale al 3° posto? La risposta è Kimi Räikkönen, terzo nel 2012 con la cosiddetta “Lotus”, ovvero l’etichetta apposta alla struttura di Enstone (niente a che vedere con lo storico team fondato da Colin Chapman).
Dunque, nell’era turbo-ibrida nessuno ha ancora spezzato il tripolio Red Bull-Mercedes-Ferrari. I migliori piazzamenti centrati da qualcuno esterno alla suddetta triade sono i quarti posti abbrancati da Valtteri Bottas (Williams, 2014) e Sergio Perez (Racing Point, 2020). Già chiudere quarto sarebbe dunque un traguardo notevole, ma la terza piazza rappresenterebbe un’impresa.
C’è poi la questione anagrafica. Alonso ha 42 anni! In tempi recenti si è visto un grande veterano salire sul podio del Mondiale. Nel 2018 Räikkönen ha concluso terzo. All’epoca, però, il finnico aveva 39 anni. Dunque non aveva superato la fatidica soglia degli “anta”. Chi è stato l’ultimo a chiudere una stagione nella top-three della classifica generale avendo il “4” come prima cifra alla voce “età”?
Ebbene, per rispondere al quesito dobbiamo risalire addirittura al 1967, quando Jack Brabham venne battuto in volata dal compagno di squadra Denis Hulme nella sfida per l’Iride tutta interna al team fondato proprio da “Black Jack”. Il leggendario pilota e costruttore australiano aveva 41 anni.
Le probabilità non sono a favore, la quantità di moto ha preso altre direzioni, però se Nando riuscisse a resistere al terzo posto sino al termine della stagione, compierebbe due imprese titaniche in un colpo solo. Solo per questo fatto viene voglia di fare il tifo per lui.
Foto: La Presse