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Formula 1
F1, GP Singapore 2023. Per Red Bull arriva l’ostacolo più alto verso la “Stagione perfetta”. Ferrari vive alla giornata
La Formula Uno è pronta a ripartire dopo un fine settimana di pausa. Di entusiasmo, attorno al Circus, in questo momento ce n’è poco. Max Verstappen e la Red Bull hanno instaurato una supremazia con pochi eguali nei 74 anni di storia del Mondiale. Per l’olandese, il gioco è diventato quello di provare a stabilire una serie di record imbattibile. Per il Drink Team, la partita è quella di realizzare la “Stagione perfetta”, vincendo 22 gare su 22. In tal senso, domenica la struttura anglo-austriaca dovrà affrontare l’ostacolo più alto.
Singapore è un contesto che potrebbe generare scompensi, essendo il più paradigmatico dei tracciati cittadini. Tortuoso, lentissimo e con i muretti sul bordo della pista. A Montecarlo non siamo andati tanto lontani dal vedere Fernando Alonso far saltare il banco. Se allo spagnolo fosse girato tutto per il verso giusto, allora avrebbe sgambettato i satrapi della F1 già nel Principato. Non è andata in questo modo e Verstappen ha vinto comunque.
È ovvio che un’eventuale battuta d’arresto del Cannibale e della Unbesiegbare Streitmacht può passare solo ed esclusivamente una serie di circostanze fortunose per chi ambisce a spezzare l’incantesimo (o maleficio?) partorito dalla magica mente di Adrian Newey e dal talento di Super Max. Senza inconvenienti, la versione 2023 del neerlandese è pressoché imbattibile. Peraltro, nelle rare occasioni in cui questi si sono presentati, è comunque arrivato secondo dietro alla RB19 “di scorta” del bistrattato compagno di squadra (vincitore, però, a Marina Bay nel 2022). Vedremo se le strade di Singapore nasconderanno qualche insidia concreta per chi, sinora, ha sbaragliato il campo, oppure se assisteremo all’ennesima cavalcata trionfale di un binomio apparentemente inattaccabile.
Cosa aspettarsi, infine, dalla Ferrari? Bella domanda. Tutto dipenderà dai capricci di una SF-23 che, tra Zandvoort e Monza, è passata nell’arco di quattro giorni dal ruolo di quinta forza a quello di seconda. La forbice, ormai si è capito, è questa. Montecarlo e l’Ungheria, i tracciati con la media sul giro più simile a quello della città-stato asiatica, non hanno regalato soddisfazioni. Ci sarà l’incognita della corsa in notturna ad aggiungere ulteriore incertezza sul valore della monoposto. Diciamo, allora, che nel Gran Premio d’Italia tutto è stato eseguito al meglio. L’obiettivo deve essere quello di massimizzare il potenziale a disposizione, alto o basso che sia.
Foto: La Presse