Formula 1

F1, quali record può battere Max Verstappen da qui a fine 2023? Nel mirino ci sono Ascari, Schumacher e Clark

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La Formula Uno si appresta a ripartire da Singapore conscia che il 2023 potrebbe passare alla storia come “la stagione dei record” di Max Verstappen. Giustappunto pochi giorni fa, a Monza, l’olandese ha stabilito il nuovo primato di vittorie consecutive, issandosi a 10. A questo punto, la domanda è quali altri significativi traguardi potrà abbattere l’ormai ventiseienne neerlandese negli 8 GP restanti.

Banalmente può migliorare sé stesso, superando il numero di successi in un anno. Nel 2022, Super Max ne raccolse 15. Gliene mancano 4 per spingersi oltre. Tuttavia, in tema di affermazioni, la vera sfida è quella di provare ad alzare più che mai l’asticella in termini di percentuale. Sotto quest’ottica, il record assoluto è nelle mani di Alberto Ascari, che nel 1952 conquistò 6 gare su 8, ovvero il 75%. A Verstappen servono quindi altri 5 trionfi da qui a fine 2023 per strappare all’italiano un record che resiste da 71 anni. Non scontato, ma fattibile.

Se guardiamo ai filotti, c’è in ballo quello dei podi consecutivi. Il Cannibale è arrivato a 15 (Abu Dhabi 2022 e tutti i GP della stagione corrente). Il primato è detenuto da Michael Schumacher, con 19 (dal GP degli Usa 2001 a quello del Giappone 2002). Dunque, dopo essere divenuto il primo pilota a raggiungere le 10 vittorie di fila, Verstappen può anche diventare il primo a piazzarsi 20 volte consecutivamente nella top-three. Anche questo non è un primato scontato, ma sicuramente fattibile. Dopodiché, l’olandese potrebbe eventualmente mirare a eguagliare quanto compiuto da Schumacher nel 2002, cioè chiudere sul podio tutte le gare di una stagione.

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Il primato più affascinante è però un altro, decisamente più difficile da conquistare. Jim Clark, nel 1963, percorse in testa 2.759 dei 3.829 km da cui era composto quel Mondiale. Lo scozzese trascorse, dunque, al comando il 72,1% dell’intera stagione! In questo 2023, Verstappen è a quota 3.164 km su 4.241, pari al 74,6% del totale. Insomma, il Cannibale ci può provare e questo sì che sarebbe un record clamoroso. Fermo restando che l’affidabilità delle F1 del 1963 era ben diversa da quella delle F1 del 2023!

Alla fine della fiera, solo i primati relativi alle pole position non sono messi a rischio. In linea teorica, Super Max può ancora battere quello assoluto (Sebastian Vettel, nel 2011, ne firmò 15). Dovrebbe però partire dalla casella privilegiata in ogni gara restante da qui a 2023. Cionondimeno, se anche questa eventualità dovesse verificarsi, la percentuale non sarebbe da record. Nella migliore delle ipotesi Verstappen arriverebbe a 72,7%, ben lontano dallo stratosferico 87,5% di Nigel Mansell, che nel 1992 partì dalla pole position 14 volte su 16.

Foto: LiveMedia/Florent Gooden/DPPI

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