Seguici su

Golf

Golf: a Wentworth la spunta Ryan Fox, beffati Rai e Hatton al BMW PGA Championship 2023

Pubblicato

il

Ryan Fox

Ryan Fox conquista quello che, per ora, è il più grande successo della sua carriera. Diventa, infatti, il primo neozelandese della storia a vincere il BMW PGA Championship, o, in altre parole, a far sua Wentworth. Partito quarto stamattina, si impone con lo score di -18 (-5 oggi, 69 68 66 67. 270 colpi), sale al terzo posto della Race to Dubai ed è destinato, salvo variazioni, a diventare numero 31 del mondo da domani. Da notare come, prima dell’Irish Open, era senza top ten nel 2023. Poi terzo posto e vittoria, guadagnando anche oltre un milione e mezzo di euro.

Non riescono, dunque, a trovare la via della vittoria i due inglesi che sono stati tra coloro che, fino al termine, hanno insidiato Fox: Aaron Rai e Tyrrell Hatton. Per loro -17, con l’uno che per un colpo non tiene lo stesso passo del neozelandese e l’altro che, invece, risale con il -6.

Golf, Dustin Johnson: “Se non mi fossi unito alla LIV e avessi fatto meglio i Major quest’anno sarei stato in Ryder Cup”

Alle loro spalle, quarto da solo Jon Rahm: per lo spagnolo -16 solitario davanti al norvegese Viktor Hovland (-15). Sesto Tommy Fleetwood: per l’inglese giro pari con il par e score totale di -14. L’inglese Callum Shinkwin lo segue a -13 accanto all’australiano Adam Scott e a Rory McIlroy (il nordirlandese si consola con il -7 che lo rende il migliore di giornata).

Calo nettissimo del leader dopo tre giri: per lo svedese Ludvig Aberg giornata no, +4 domenicale e -12 totale, il che lo pone in decima posizione accanto all’austriaco Sepp Straka, al sudafricano Hennie Du Plessis e allo scozzese Connor Syme. Nel complesso, molto buono il rendimento del gruppo europeo di Ryder Cup con sette uomini in top ten e gli altri generalmente posizionati bene: dall’irlandese Shane Lowry e dall’inglese Matt Fitzpatrick (per entrambi 18° posto a -10) fino al di questi connazionale Justin Rose (36° a -5), allo scozzese Robert MacIntyre (45° a -4), ci sono parecchie buone cose che arrivano come segnali per Luke Donald (peraltro 36° anche lui). 64° pari con il par il danese Nicolai Hojgaard, ed è interessante notare come tutti abbiano passato il taglio.

Foto: LaPresse

Pubblicità

Dalla Home

Pubblicità

Facebook

Pubblicità