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‘Maurizio racconta…’: timidi segnali di ripresa per il ciclismo italiano. Ivaldi e Folorunso sugli scudi

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I MIGLIORI DELLA SETTIMANA

Voto della settimana per l’Italia: 7
Atleta della settimana (uomo): Raffaello Ivaldi (canoa slalom)
Atleta della settimana (donna): Ayomide Folorunso (atletica)

La prima volta non si scorda mai. Questa frase, usata in diversi aspetti della nostra vita, la possiamo anche applicare in ambito sportivo. E, da qualche giorno, anche a Raffaello Ivaldi: primo trionfo per il veronese (classe ’97) in Coppa del Mondo seniores nella finale del C1 maschile sul canale di La Seu d’Urgell, in Spagna. Questa vittoria è pesantissima perché arriva a pochi giorni dalle qualificazioni olimpiche che andranno in scena a Londra, sul canale di Lee Valley, dal 19 al 24 settembre prossimo. Anche Stefanie Horn ha centrato il podio (terza) nel K1, mentre Giovanni De Gennaro è finito soltanto settimo nella tappa iberica.
Ormai è entrata in una nuova dimensione Ayomide Folorunso. La 26enne emiliana ha ottenuto i migliori cinque crono della carriera nei 400 ostacoli proprio nelle ultime cinque gare. Il che dimostra una costanza di rendimento pazzesca e una nuova consapevolezza di essere nel gotha mondiale della specialità. Dopo il sesto posto ai Mondiali di Budapest (sfondando il muro dei 54 secondi con 53.89), ecco la quarta posizione in Diamond League a Xiamen (54.08). Da evidenziare anche la bella vittoria di Andy Diaz nel triplo (17,43), ancora in attesa di poter indossare la casacca azzurra. Per questi motivi sia Ivaldi che Folorunso sono i miei atleti azzurri della settimana.
Allo US Open di tennis stiamo vivendo la possibile nascita di una nuova stella nel firmamento azzurro, con Matteo Arnaldi approdato agli ottavi di finale, assieme a Jannik Sinner. Nel triathlon, invece, sembrerebbe esserci un deciso cambio di marcia per quanto riguarda le performance azzurre: dopo la storica doppietta femminile in Cina, ecco un altro podio in World Cup questa volta tra i maschi. Il protagonista è stato Michele Sarzilla (terzo) nella tappa di Valencia, ma anche l’ottimo quarto posto di Nicola Azzano ci porta un bel bottino di punti nel ranking olimpico, utile per ottenere i pass a Cinque Cerchi. Anche nel beach volley e nel nuoto di fondo il tricolore è salito sul gradino più alto del podio, con le vittorie rispettivamente di Marchetto/Windisch nella tappa casalinga del Future Beach Pro Tour di Corigliano-Rossano e di Pasquale Giordano nella 10 chilometri di fondo della quinta tappa di Coppa Len in Macedonia.
Infine negli sport di squadra continua questo 2023 tra alti e bassi delle nostre rappresentative: passiamo dagli storici quarti di finale (dopo 25 anni) raggiunti ai Mondiali di basket (sperando nel miracolo sportivo contro gli USA), alla deludente medaglia di legno degli Europei femminili di volley di Egonu e compagne. Forse è giunta l’ora di rivedere la gestione di Mazzanti, anche se la vicinanza dei Giochi di Parigi potrebbe rimandare qualsiasi decisione a fine estate 2024: se si è deciso di ‘non decidere’ nulla nel 2022, men che meno si dovrebbe stravolgere ora.

SEGNALI DI RIPRESA DAL CICLISMO IN OTTICA CORSE A TAPPE?

Giro della Lunigiana e Tour de l’Avenir, ovvero le due corse a tappe più importanti al mondo per la categoria juniores e under 23, rispettivamente. Ebbene, in entrambe le competizioni il Bel Paese si è distinto conquistando un doppio podio: Lorenzo Finn e Lorenzo Mottes (secondo e terzo a una manciata di secondi dal vincitore della generale, il francese Bisiaux) nella corsa italiana, mentre la coppia azzurra formata da Giulio Pellizzari e Davide Piganzoli è finita sul secondo e terzo gradino del podio in Francia, permettendo all’Italia di balzare in testa alla classifica della UCI Nation Cup U23. Tutti questi nomi non fanno che dimostrare che la maglia rossa alla Vuelta di Lorenzo Milesi (oltre al suo oro iridato a cronometro) e Andrea Piccolo non sono casi isolati nel nostro ciclismo, e che abbiamo diversi ragazzi con grandi potenzialità che hanno solo bisogno di fiducia e di sentirsi protetti. La maturazione è più lenta nel nostro caso, rispetto a sloveni, belgi o danesi. Ma prima o poi arriverà anche il nostro momento. Una nuova alba azzurra, nelle corse di tre settimane, potrebbe essere alle porte.

Maurizio Contino

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