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MotoGP, Fabio Quartararo: “Questa mattina ho rotto il cambio per due volte, poi sono tornato a quello vecchio”

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Fabio Quartararo ha ottenuto un ottimo risultato nella seconda sessione di prove libere del Gran Premio d’India 2023, valevole come tredicesimo appuntamento stagionale del Motomondiale. Al Buddh International Circuit di Nuova Delhi, il francese classe 1999 è riuscito a chiudere all’ottavo posto con la sua Yamaha e ha così conquistato il pass per entrare direttamente in Q2. 

“Penso che abbiamo fatto un grande lavoro andando in Q2 ha affermato Quartararo al termine della FP2 (fonte: GpOne) -. Specialmente domani penso che vedremo un grande passo in avanti della Ducati, che mette in pista 8 moto e ha tanti dati. Ma dobbiamo essere intelligenti a fare la migliore qualifica possibile, poi continuare ad essere intelligenti e gestire al meglio la scelta di gomma anteriore e la pressione da usare”.

L’ottavo posto nella seconda sessione di prove libere è arrivato dopo una mattinata difficile in FP1, in cui il francese è stato addirittura costretto a riportare la sua M1 a spinta nei box: “La FP1 è stata dura, penso di aver fatto forse solo 9 giri completi stamattina. Non ho potuto imparare bene la pista. Tante curve sono complesse e pensavo che sarebbe stato impossibile andare in Q2. Invece ce l’abbiamo fatta e questo mi rende felice. Cosa è successo questa mattina? Ho avuto due volte lo stesso problema al cambio. Abbiamo una cosa nuova, che in realtà utilizziamo da tre gare e non ha mai dato problemi. Ma oggi ho rotto due cambi in dieci giri. Poi sono dunque tornato al vecchio cambio e sono riuscito a qualificarmi per la Q2”. 

Quartararo ha concluso spiegando nel dettaglio la pista di Nuova Delhi: “La curva 1 è davvero difficile, perché non è semplice trovare il giusto punto di staccata. Nella 5 e il 6 il cambio di direzione deve essere super preciso, poi la 8 e la 9 devi trovare la linea perfetta perché sono lunghissime. Poi alla 12 quasi non vedi la curva. Per me trovare il punto di staccata perfetto è la cosa più difficile. Di solito per farlo ti affidi molto a quello che senti in sella, i suoni del motore e delle gomme in staccata, ma avendo fatto pochi giri in totale è diversa la questione. Devo però dire che per quanto fatto sono soddisfatto”. 

Foto: origov

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