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MotoGP. Francesco Bagnaia moderna Penelope, disfa una tela iridata già tessuta! Martin e Bezzecchi ora sono in agguato
Il Mondiale di MotoGP si fa incandescente, non solo perché reduce dalla fornace di New Delhi. Il sanguinoso errore di Francesco Bagnaia ha riacceso il fuoco sotto al calderone iridato, tornato in piena ebollizione. La caduta del piemontese ha permesso a Jorge Martin di portarsi a soli 13 punti da Pecco, rimettendo pienamente in corsa anche Marco Bezzecchi, ora distante 44 lunghezze dal battistrada e 31 dallo spagnolo.
Restano sette weekend di gara, dunque ci sono ancora ben 259 punti in palio. Alla luce dei distacchi di cui sopra e dell’ampio numero di appuntamenti ancora da disputare, è evidente come la bagarre sia aperta a qualsiasi soluzione. Ultimamente, a Bagnaia, sta andando tutto storto. L’imbizzarrimento della sua Ducati al Montmelò lo ha condannato a uno “zero” nella domenica catalana, azzoppandolo anche a Misano, dove si è comunque difeso alla grande. Il capitombolo indiano rappresenta, invece, un grave passaggio a vuoto.
Cionondimeno, Pecco è ancora in testa alla classifica generale. Ha però perso quasi tutto il margine costruito fino all’Austria e, con esso, ha smarrito i favori del pronostico. Come una moderna Penelope, il piemontese ha disfatto nel mese di settembre la tela iridata tessuta soprattutto fra giugno e agosto. Ricomincerà l’opera di creazione? Possibile, ma Jorge Martin e Marco Bezzecchi hanno tutta l’intenzione di squarciare ciò che resta della leadership del più esperto compagno di marca.
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Mirabile dictu, lo spagnolo ha tramutato in un punto forte ciò che era il suo tallone d’Achille. Il venticinquenne madrileno è diventato solido come pochi altri centauri nell’attuale panorama della MotoGP. Se prima l’abitudine era di vederlo ruzzolare a terra, mentre l’eccezione era trovarlo sul podio, ora la situazione è diametralmente opposta. L’iberico non solo ha smesso di cadere, ma ha dimostrato finanche di saper soffrire, come accaduto ieri. Massimizzare il proprio potenziale anche in giornate difficili, o quando si presentano inconvenienti, è indice di maturità.
Una maturità che forse manca ancora a Bezzecchi, come è normale che sia. È il meno esperto dei tre pretendenti al titolo, corre ancora seguendo l’istinto e non la ragione. Ci sta. Anche il suo mentore Valentino Rossi ha spiegato come gli manchi continuità, soprattutto in qualifica, e commetta ancora qualche peccato di gioventù. Eppure, quando tutto fila per il verso giusto, è imprendibile. Casey Stoner, non certo l’ultimo arrivato, nei mesi scorsi si è esposto apertamente. A suo modo di vedere è il più grande talento puro presente nella MotoGP contemporanea.
Chi la spunterà, è impossibile dirlo. Potrebbero essere decisivi gli episodi, o una gara pazza. I contesti tropicali di Mandalika, Buriram e Sepang possono sempre fornire sorprese. Phillip Island è sovente teatro di GP tiratissimi. In Qatar si correrà in notturna. Ci sono tantissime incognite da qui a Valencia, tutte da sciogliere. Meglio così per lo spettacolo e per il Motomondiale stesso. Prossima tappa, Motegi, già domenica.
Foto: MotoGPpress.com