Seguici su

MotoGP

MotoGP, Giacomo Agostini: “L’incidente di Bagnaia ha ricordato quello di Simoncelli, migliorare la sicurezza”

Pubblicato

il

Intervenire per migliorare la sicurezza. E’ questo il tema approfondito dalla leggenda del Motomondiale, Giacomo Agostini. L’argomento è particolarmente caldo per quanto accaduto ieri nel primo giro del GP di Catalogna, con Enea Bastianini e Francesco Bagnaia.

Il romagnolo, sbagliando la frenata, ha innescato una carambola molto pericolosa, coinvolgendo Marco Bezzecchi, Johann Zarco e Fabio Di Giannantonio. Un crash che ha causato fratture a Enea in una stagione molto sfortunata, ricordando quanto accaduto a Portimao (Portogallo). Poco dopo è stato Pecco a volare letteralmente per aria: highside spaventoso e nella pesante ricaduta sull’asfalto il campione del mondo in carica è stato colpito alle gambe da Brad Binder.

Fortunatamente, non ci sono stati danni importanti, ma tutto questo non va sottovalutato. All’agenzia stampa Lapresse Agostini ha dichiarato: “La settimana scorsa ho parlato con Carmelo Ezpeleta, il capo della Dorna, sulla sicurezza nelle fasi di partenza. Una volta si partiva a spinta e si arrivava alla prima curva un po’ staccati l’uno dall’altro. Ora i piloti arrivano tutti insieme e vogliono frenare il più tardi possibile. Non possiamo certo pretendere che qualcuno faccia passare l’altro, c’è la competizione. Ho suggerito allora di staccare le file della griglia di partenza, così da non arrivare in 20 alla prima curva. È una cosa talmente semplice e banale che non capisco perché non possa essere adottata. L’incidente potrà verificarsi comunque, ma la percentuale si ridurrebbe se si arrivasse un po’ più sfaldati. Le qualifiche servono per questo“.

Piloti spesso descritti incoscienti, quando in realtà sono semplicemente innamorati di quello che fanno. E’ il parere di mitico “Mino”: “Quando intraprendi questa attività sai bene che può succedere. Non siamo così incoscienti, ma siamo innamorati dello sport che facciamo. Si può morire anche andando in macchina o in bicicletta. È dunque inutile che ci sorprendiamo se vediamo i piloti risalire in sella dopo un incidente o una caduta come quella di Bagnaia. L’importante è migliorare e modificare la sicurezza, anche se al 100% non l’avremmo mai“.

Parlando nello specifico di Pecco, Agostini ha aggiunto: “Fortunatamente è andato tutto bene, non si è fatto niente. Quindi non ci penserà più di tanto. Certo, in tv ha fatto molta paura vedere quelle immagini, ha ricordato l’incidente di Simoncelli e questo ci ha scottati un po’ tutti. Qualcuno da lassù ha guardato e lo ha protetto. Ma è una paura che si dimentica“.

Foto: LaPresse

Pubblicità

Dalla Home

Pubblicità

Facebook

Pubblicità