MotoGP

MotoGP, GP Catalogna 2023. Dominio Aprilia nella prima giornata, ma c’è anche Francesco Bagnaia. Disastro per le moto giapponesi

Pubblicato

il

Il primo giorno del Gran Premio di Catalogna di MotoGP si è chiuso nel segno dell’Aprilia, capace di attestarsi al primo e al secondo posto della classifica dei tempi sia nella FP1 che nella FP2. Aleix Espargarò, cresciuto letteralmente a pochi chilometri dall’autodromo del Montmelò, ha dimostrato di essere in forma smagliante, dominando la scena in ambedue le sessioni.

Sicuramente la RS-GP si trova a meraviglia nel contesto catalano. Il lay-out della pista e le condizioni di scarsa aderenza esaltano le caratteristiche della moto di Noale, che ha aperto nel migliore dei modi il weekend. Teoricamente, i favori del pronostico per qualifiche, Sprint e GP sono tutti per il team diretto da Massimo Rivola. Resta da capire come evolveranno i rapporti di forza con la possibile gommatura progressiva del tracciato. In tal senso, l’eventuale pioggia prevista nella notte tra sabato e domenica potrebbe essere un bel jolly, poiché “resetterebbe” l’asfalto, riportandolo alle condizioni odierne.

Ducati, comunque, c’è. Ben 7 delle 8 Desmosedici hanno guadagnato accesso diretto al Q2. Francesco Bagnaia ha svettato su tutti i compagni di marca. Anzi, diciamo pure che alla luce di quanto si è visto, Pecco può essere considerato l’unico pilota in grado di avvicinare le Aprilia! Trattasi, in ogni caso, dell’ennesima dimostrazione della forza del ventiseienne piemontese.

MotoGP su TV8, GP Catalogna 2023: orari gratis e in chiaro, programma differite

A differenza delle abitudini, troviamo nella top-ten della tabella cronometrica uomini generalmente in difficoltà come Enea Bastianini e Fabio Di Giannantonio. Oggi entrambi si sono invece dimostrati in linea con gli altri ducatisti. In seno al branco di Borgo Panigale, l’escluso dal Q2 è Luca Marini, che ha però l’attenuante di aver patito un problema tecnico proprio nella fase più calda delle prove. Tira un sospiro di sollievo Jorge Martin, perché ha seriamente rischiato di dover passare dalle forche caudine del Q1.

Dunque 9 moto italiane nelle prime 10 posizioni! L’unica “intrusa” è la Ktm del sempre solido Brad Binder. Disastro, invece, per le Case giapponesi. Le quattro Honda sono nelle ultime quattro posizioni, le due Yamaha appena davanti. Il migliore, di un’armata nipponica assolutamente allo sbando, è Fabio Quartararo, 17° su 22… Altro che “Sol Levante”, è notte fonda per la Casa di Iwata e per HRC, avviluppate nella peggior crisi prestazionale della loro storia.

Foto: Valerio Origo

Exit mobile version