MotoGP

MotoGP, Paolo Ciabatti: “Bagnaia non si spiega la caduta”

Pubblicato

il

Un Gran Premio di Catalogna, undicesimo appuntamento del Mondiale di MotoGP 2023, davvero disastroso per il team Ducati Factory. Al momento della partenza, nella chicane 1-2, sono finiti ko entrambi i piloti in due incidenti distinti. Enea Bastianini sembra essersi procurato una frattura del malleolo e di un dito della mano, mentre chi ha rischiato davvero grosso è stato Francesco Bagnaia.

Dopo essere scattato nel migliore dei modi allo spegnimento dei semafori, ed evitato il primo incidente che ha visto coinvolti tra gli altri Enea Bastianini, Johann Zarco Alex Marquez e altri piloti, il portacolori del team Ducati Factory ha superato indenne la chicane, ma si è poi reso protagonista di un clamoroso high-side, con la sua GP23 che lo ha letteralmente disarcionato.

Dopo un volo notevole il pilota torinese è caduto duramente sull’asfalto, ma il peggio doveva ancora arrivare. Dopo essere stato evitato per miracolo da un paio di moto, è stato travolto da Brad Binder che, incolpevole, passava con la sua KTM sulla gamba destra di “Pecco”. Si temevano danni decisamente gravi per il campione del mondo, ma come conferma il team di Borgo Panigale, la situazione sembra meno peggiore del previsto.

Le parole di Paolo Ciabatti, diretto sportivo del team Ducati Factory: “Stanno esaminando la situazione della sua gamba colpita da Brad Binder. Lamenta parecchio dolore al coccige ed è anche molto arrabbiato, questo problema probabilmente è dovuto dall’high-side che ha compiuto e che l’ha sbalzato sull’asfalto. Lui, ad ogni modo, non spiega l’andamento della caduta. Non ha fatto niente di insolito per cui dovremo indagare le cause di quanto avvenuto”. 

Paolo Ciabatti prosegue“Dato che al momento non conosciamo le ragioni di quell’high-side preferiamo non commentare fino a che non avremo analizzato con precisione i dati degli ingegneri. Pecco, come mi viene riportato dall’ospedale, non pensa di avere commesso un errore e c’è ancora da capire il perchè di quella perdita di aderenza”. 

Foto: LiveMedia/Fabio Averna

Exit mobile version