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Motomondiale, caos visti: giornalisti, piloti e squadre non partono per l’India

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Il Motomondiale sbarcherà per la prima volta nella sua storia in India, ma ci sono già diverse polemiche ancora prima di cominciare. E’ emersa infatti un’evidente disorganizzazione dal lato burocratico per quanto riguarda l’arrivo dei visti per i 1500 che saranno impegnati nel paddock nel prossimo fine settimana.

Quando mancano appena due giorni al canonico incontro del giovedì tra piloti e media, ancora la maggior parte dei visti per i membri dei team e giornalisti non sono arrivati, impedendo così la partenza. Le procedure per il rilascio del visto elettronico, naturalmente imprescindibile al momento dell’imbarco per atterrare nel paese asiatico, sono state gestite dall’agenzia Mondy India Pvt Ltd, agenzia rivelatosi completamente impreparata e inadeguata a questa procedura.

Le magagne sono iniziate con i pagamenti dei visti, inizialmente indirizzati su un conto che PayPal avrebbe bloccato per l’esagerato afflusso di denaro e poi trasferiti tramite l’app TransferWise, che però i 1.500 del paddock non usavano. Situazione che ha portato a un ritardo notevole per l’arrivo dei visti o per alcuni il mancato arrivo del visto.

Anche diversi piloti sono stati bloccati: Collin Veijer, attualmente impegnato in Moto3, è tornato a casa una volta che al desk del check-in è stato respinto per la mancanza di visto. Marc Marquez ha postato una storia su Instagram in cui si mostra in tenuta da bici e la didascalia recita: “Volo ritardato per la mancanza di un visto valido per il GP d’India. Quindi pedaliamo un pochino”. Insomma, un Gran Premio che non inizia sotto i migliori auspici.

Foto: Live Photo Sport

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