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Pagelle Italia-Polonia 1-3 volley femminile: Antropova non basta, azzurre discontinue a muro e in ricezione

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Myriam Sylla

A Parigi va la Polonia assieme agli USA e all’Italia toccherà  soffrire fino a poche settimane prima dei Giochi per entrare fra le prime quattro del ranking tra le non qualificate: una seccatura di cui tutti avrebbero volentieri fatto a meno. La Polonia questa sera è stata più solida e forte nei momenti decisivi di un incontro che si era incanalato bene per le azzurre a cui però è mancato qualcosa quando la sfida si è fatta punto a punto contro una squadra non certo irresistibile. Antropova ha messo a terra tanti palloni ma anche lei nei momenti decisivi non sempre ha risposto presente, Sylla sottotono, Pietrini a sprazzi e le centrali, che avevano iniziato benissimo soprattutto a muro, sono andate in calando, come Bosio, addirittura sostituita nel finale

PAGELLE ITALIA-POLONIA VOLLEY FEMMINILE

FRANCESCA BOSIO: 6. Non è stata certo la sua peggiore partita ma nei momenti decisivi non sempre ha avuto la freddezza e la lucidità che servono quando c’è da chiudere le partite. Nel set finale lascia il posto a Gennari.

EKATERINA ANTROPOVA: 6.5. Indispensabile in attacco ma, allo stesso tempo, troppo fallosa o comunque non sempre efficace quando la palla scotta. Chiude con una buona percentuale in attacco ma non basta all’Italia. Non è riuscita a non far rimpiangere Egonu, era un compito troppo difficile anche per una forte come lei.

ANNA DANESI: 5.5. Inizia benissimo a muro poi perde lucidità e fatica a trovare le misure sulle attaccanti di palla alta avversarie. I suoi muri mancano all’Italia dal secondo set in poi e in attacco i numeri non sono straordinari

MARINA LUBIAN: 5.5. Anche per lei un buon primo set, poi perde brillantezza e fatica tanto nel finale, soprattutto a muro che continua a non essere la specialità della casa.

MYRIAM SYLLA: 5. Stavolta non la salvano neppure carattere e cuore. Fatica,. come sempre in questo torneo, in ricezione e stavolta non riesce a prendere quota nemmeno in attacco.

ELENA PIETRINI: 6. Non è al meglio ma ci prova. Soffre in ricezione, come ci si poteva attendere, ma almeno si fa sentire in attacco e in certi frangenti tiene in piedi le azzurre. Cala inevitabilmente alla distanza ed è costretta a scendere in panchina.

ELEONORA FERSINO: 6. L’impegno non manca mai. Più efficace rispetto ad altre occasioni in difesa ma contro le attaccanti polacche di palla alta serviva qualcosa in più.

ALICE DEGRADI: 6.5. Dà una piccola scossa all’Italia quando entra nel finale ma i suoi 5 punti servono solo ad allungare l’agonia.

GIULIA GENNARI: 6. Entra nel finale e deve affrontare la “maestra” Wolosz, lanciatissima. Ci prova, trova anche qualche soluzione interessante ma non riesce a cambiare il volto alla farraginosa Italia.

Foto Fivb

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