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Pagelle Italia-USA 63-100, Mondiali basket 2023: Melli e Fontecchio unici a reggere nella giornata no azzurra

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Alla fine sarà tabellone 5°-8° posto per l’Italia, che non riesce a superare lo scoglio rappresentato da Team USA. Il 63-100 ferma la corsa degli uomini di Gianmarco Pozzecco a Olimpiadi per via iridata e medaglie; continua, invece, la speranza di imporsi di nuovo della selezione di Steve Kerr, che si lancia verso un venerdì da vivere a Manila. Di seguito le pagelle degli azzurri.

PAGELLE ITALIA-USA MONDIALI BASKET 2023

Basket, l’Italia non può nulla contro gli Stati Uniti: finisce il Mondiale azzurro

Spissu 4: semplicemente non entra mai nella partita e neanche dimostra di capirla, togliendocisi quasi da solo. Quattro falli per lui, che realizza sì otto punti, ma non riesce mai a leggere bene alcunché.

Tonut 5,5: è vero che finisce per calare anche lui, ma è altrettanto vero che, se all’inizio l’Italia rimane un po’ attaccata alla partita, è anche merito delle sue iniziative. Nel complesso è tra i migliori per approccio.

Melli 6: semplicemente encomiabile in qualsiasi momento, l’ultimo a firmare la resa e l’unico a immolarsi in qualsiasi situazione, fino al punto di rischiare un colpo durissimo al volto da Ingram.

Fontecchio 6: è vero che parte male, non riuscendo a dare il massimo in una prima metà di gara che vede in difficoltà praticamente tutti, ma è l’uomo che prova a dare la scossa a inizio terzo periodo con una gran fiammata. Rimane e resterà fondamentale nei prossimi anni quando sarà chiusa definitivamente l’era Gallinari (perché al momento non lo è).

Ricci 5: 2/8 dal campo, 5 punti e problema dell’approccio sostanzialmente identico a quello di molti altri. La tensione si fa sentire anche per lui.

Spagnolo sv: entra per 5 minuti a partita già chiusa, non incide e nemmeno può incidere.

Polonara 4,5: purtroppo non ci siamo. Vero, in difesa cerca di metterci applicazione, ma non è la sua stagione, non è il suo anno. In attacco continua a non avere alcuna capacità di incidere, e dispiace per lui e per quella che è stata (ed è ancora) una signora carriera.

Diouf 6: il voto sarebbe assente se non fosse per un motivo, e cioè la dimostrazione che avrebbe potuto meritare più spazio invece di un’unica rimessa in difesa contro la Serbia. Entrare in campo a freddo e trovare la forza di realizzare, nonostante tutto, è un bel segnale.

Severini 4,5: partita senza sostanza, la sua. Sostanzialmente, entra nel primo quarto e si ritrova protagonista della prima onda USA senza riuscire a fare molto per arginarla.

Procida 5: il voto non si riferisce al finale di gara, quando trova un paio di schiacciate in transizione a risultato già acquisito, ma a

Pajola 5,5: non segna, ma nemmeno fa danni e anzi è uno dei pochi ad avere qualcosa che possa ritenersi vicino a un livello sufficiente. Un paio di palle rubate si fanno notare, l’applicazione difensiva è quella di sempre e con lui l’Italia riesce ad avere un po’ più di ordine.

Datome 5: per il capitano azzurro prestazione decisamente non all’altezza della sua fama. Tante difficoltà,

Pozzecco 4,5: tutto il problema sta in due fattori. Uno è l’approccio che non è stato quello giusto, con tanta tensione e tante difficoltà a trovare un tiro pulito (fatto che non è solo merito di Team USA, che comunque ne ha e non poco). L’altro è legato alla quasi impossibilità di trovare una soluzione alternativa rispetto alla ricerca costante del tiro da tre, soprattutto quando le percentuali hanno iniziato a diventare veramente pessime (il 7/38 finale è un “aggiustamento” degli ultimi minuti). Certo, è vero che per gioco interno l’Italia non è la Lituania, ma qualche idea in più sarebbe stata auspicabile. Poi è chiaro che probabilmente l’Italia avrebbe perso comunque, ma sarebbe stato bello potersela giocare per maggior tempo.

Credit: Ciamillo

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