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Pattinaggio artistico a rotelle, Mondiali 2023: Luppi domina lo short, terza Tarlazzi. 5° Liberatore in campo maschile

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Giada Luppi

Giada Luppi sale in cattedra in occasione dello short program femminile. L’atleta bolognese ha sbancato nel segmento più corto dei Campionati Mondiali 2023 di pattinaggio artistico a rotelle, facendo impazzire il Coliseo Major di Ibagué (Colombia) con una prestazione senza errori di peso.

L’allieva di Raffaello Melossi nello specifico ha portato a casa in modo brillante tutti gli elementi pianificati, facendo non a caso il vuoto proprio sul fronte tecnico, certificato con un riscontro al di sopra dei cinquanta punti. Buono il doppio axel iniziale per Giada, così come la più che proficua combinazione triplo toeloop/doppio toeloop/nj/triplo salchow (a cui è seguita una caduta inaspettata non appena iniziate le tranisition successive) e il triplo salchow eseguito singolarmente.

Completando senza patemi anche le due trottole, combinata e singola, oltre che la sequenza di passi di livello 2, Luppi ha dunque raccolto l’alto punteggio di 74.50 (50.08, 25.42) con cui ha distanziato di quattro punti la Campionessa Europea in carica, l’iberica Carla Eschrich Solè che, malgrado un passaggio a vuoto nell’axel ruotato solo da un giro e mezzo e un triplo toeloop singolo chiamato half, ha raggiunto quota 70.14 (43.64, 26.50) sfruttando le migliori components del lotto e il buon QOE nelle trottole e nella serie di passi.

Sarà invece costretta a rincorrere la Campionessa del Mondo in carica Rebecca Talazzi, al momento terza con 60.46 (34.05, 26.41) per via di una defaillance nella catena iniziale, dove ha atterrato soltanto un doppio toeloop salvandolo poi in extremis con un triplo salchow vanificando così la possibilità di staccare due tripli e due doppi come pianificato. A causa della sbavatura il fenomeno di Granarolo, perdendo leggermente terreno anche nella trottola combinata per via di una chiamata no level durante il cambio in rovesciata, dovrà pensare alla giusta tattica per tentare la risalita in vista di un free program che si preannuncia imperdibile.

Splendida prestazione poi da parte di una delle pattinatrici che più sono cresciute nel corso di quest’ultimo anno, ovvero Micol Zangoli, brava a centrare l’ultimo gruppo di lavoro piazzandosi al quinto posto con una prova molto convincente in cui ha eseguito il doppio axel, il triplo salchow agganciato al doppio toeloop e il triplo salchow singolo, attestandosi in zona 54.68 (33.35, 21.33) e piazzandosi alle spalle della rappresentate della Costa D’Avorio (ma è praticamente una quarta azzurra) Yenè Soro Bonati, quarta con 57.88 (38.85, 18.83).

Più faticosa come da pronostico invece la gara maschile, dove il Principe Alessandro Liberatore si è dovuto accontentare momentaneamente della quinta moneta dopo un prova viziata da tanti problemi nei salti: non riuscendo a staccare in modo corretto gli elementi di maggior valore l’azzurro non è andato oltre quota 65.14 (37.38, 28.76) nel segmento, allontanandosi di 21 punti dal gradino più basso del podio occupato dall’iberico Kilian Gomis, terzo con 86.65 (60.48, 26.17). Una situazione non facile che però può mettere l’emiliano nelle giuste condizioni per performare un libero d’alto profilo.

Applausi a scena aperta poi per il fuoriclasse spagnolo Pau Garcia Domec, leader con uno score sopra quota 100, nello specifico 100.92 (68.66, 32.36), maturato grazie alla super combinazione triplo lutz/triplo toeloop/triplo toeloop (difficoltà con cui ha guadagnato più di 30 punti), al doppio axel e a un davvero esemplare triplo loop. Facendo il pieno di QOE poi nelle trottole e nella serie di passi (livello 4) la furia rossa ha preceduto il compagno di squadra Hector Diez, secondo con 94.19 (65.36, 28.83) grazie a uno short pulito in ogni aspetto.

Buon impatto poi nella fossa dei leoni per Alex Chimetto che, a primo anno nella massima categoria, si è piazzato all’ottavo posto con 61.04 (38.87, 22.17). Fuori dalla top 10 infine Marco Giustino, dodicesimo con un corto da 55.46 (36.22, 20.24) ma con grandi possibilità di rimonta.

Foto: Raniero Corbelletti (per gentile concessione di FISR, Federazione Italiana Sport Rotellistici)

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